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CARABINIERI * TRENTINO – RISCHIO INFILTRAZIONI MAFIOSE: “ ALL’ARCIVESCOVILE SEMINARIO INTERFORZE TECNICO-OPERATIVO, PROCURATORE RAIMONDI, ‘ ATTENZIONE AI MARGINI DI VULNERABILITÀ ‘ “

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14.43 - martedì 11 ottobre 2022

Si è tenuto questa mattina, presso l’aula magna del Collegio Arcivescovile, per l’occorrenza messa gentilmente a disposizione dalla Curia Trentina, un convegno sulla prevenzione e il contrasto dei fenomeni di infiltrazione mafiosa.

All’iniziativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento, principalmente rivolta a circa 90 Ispettori Comandanti delle aree periferiche, hanno aderito anche rappresentanze di personale della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza (circa 30 Ispettori), in una condivisa e sinergica volontà di comune aggiornamento in materia e di concreto impegno a difesa della genuinità di questo territorio: i lavori sono stati infatti aperti dal Commissario del Governo, S.E. Pref. Gianfranco Bernabei, che ha indirizzato il suo saluto alla particolare platea e dato il benvenuto agli autorevoli conferenzieri che si sono poi avvicendati negli approfondimenti, ricordando le cifre economiche mosse dalla criminalità organizzata rispetto al PIL nazionale e confermando che le migliori e più articolate indagini delle Forze di Polizia nascono proprio da piccoli spunti quotidiani dei singoli operatori; in primis, il Procuratore della Repubblica di Trento, Dr. Sandro Raimondi, che ha parlato dei margini di vulnerabilità del territorio trentino e della relativa appetibilità di alcuni settori economici, facendo cenno a precedenti giudiziari rilevanti e fornendo preziosi orientamenti per l’attività di monitoraggio e prevenzione, sottolineando che in questo settore, aldilà di norme e procedure, contano ancora moltissimo le doti del “buon poliziotto”, ovvero curiosità e fantasia abbinati ovviamente all’intuito, in una unica parola “s’apercevoir”; seguito poi dall’Ufficiale del R.O.S., responsabile della Sezione Anticrimine di Trento, che si è soffermato in particolare sul modus operandi con cui la criminalità organizzata si infiltra oggi nei settori economici maggiormente redditizi del nord Italia, non omettendo di evidenziare anche errori e debolezze della polizia giudiziaria che talvolta limitano l’efficacia del contrasto a tali fenomenologie.

Nella seconda parte dell’incontro, il Direttore della filiale di Trento della Banca d’Italia, Dr. Maurizio Silvi, e il Comandante del Gruppo Tutela Economia della Guardia di Finanza di TN, Tenente Colonnello Alessandro Merzzacappa, hanno illustrato il peculiare ruolo dei rispettivi enti di appartenenza nel contrasto al riciclaggio e ai tentativi di infiltrazione mafiosa nell’economia, offrendo utili spunti su come individuare, tra le quotidiane dinamiche dei settori imprenditoriali della periferia, alcuni sintomi delle cosiddette operazioni sospette, e focalizzando così i punti di forza delle possibili forme di collaborazione interistituzionale.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Matteo Ederle, ci ha tenuto a spiegare che “l’iniziativa di oggi ha un duplice fine: fare fronte comune, anche sotto il profilo dell’aggiornamento professionale, su una minaccia sulla quale si può vincere solo facendo squadra tra tutte le Istituzioni; valorizzare le lessons learned dell’indagine “Perfido”, che ha dimostrato a tutti la reale possibilità oggi di contaminazione mafiosa anche delle splendide e genuine valli del Trentino, e quindi l’esigenza per gli stessi presidi di polizia più periferici (quali le Stazioni Carabinieri) di una maggiore sensibilità e capacità nell’intercettare segnali di forme criminali che fino ad oggi si pensavano improbabili e remote per questo territorio.

Finalità che si pongono ancor più attuali ed urgenti nella prospettiva delle peculiari e patologiche dinamiche che la straordinarietà del PNRR potrebbe generare anche in questa provincia”.

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