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CARABINIERI * BORGO VALSUGANA: « DONNA 28ENNE TEDESCA UBRIACA SEMINA IL PANICO ALLA GUIDA DI UN SUV, ARRESTATA »

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05.19 - giovedì 9 settembre 2021

Martedì sera i Carabinieri della Stazione di Roncegno e dell’Aliquota Radiomobile di Borgo Valsugana sono intervenuti per fermare l’incontrollata corsa di una donna, a bordo di una Ford Edge, con contrassegni germanici e hanno tratto in arresto la 28enne, cittadina tedesca alla guida.

Verso le ore 21.30 circa, l’arrestata ha eseguito una serie di manovre pericolose nei pressi della Compagnia Carabinieri di Borgo V.na, attirando subito l’attenzione dei militari presenti, che per scongiurare il peggio sono immediatamente intervenuti, per interdire la rimanente circolazione degli automezzi nell’area e hanno ingaggiato l’inseguimento, dato che la macchina -nel frattempo e a eccessiva velocità- si era diretta verso il centro cittadino, dove numerosi passanti e giovani della zona stavano godendosi gli ultimi caldi estivi.

Data l’elevata velocità e una evidente incertezza nella giuda, la donna -percorrendo via Roma- ha provocato un incidente, andando a collidere con due ciclomotori e i rispettivi conducenti, di cui una 15enne, nell’impatto hanno riportato fortunatamente soltanto lesioni lievi.
Con il sopraggiungere di una ulteriore autoradio e dopo un serrato inseguimento per le vie del centro, nonostante i repentini cambi di direzione e le manovre elusive, i Carabinieri sono riusciti a bloccare il veicolo all’altezza della rotonda in uscita dall’abitato e a trarre in arresto la guidatrice per resistenza, oltraggio e lesioni personali.

Successivi accertamenti hanno consentito di appurare che la donna si trovava in stato di alterazione per l’assunzione di alcolici e che la sconsiderata condotta sarebbe stata verosimilmente scaturita da difficoltà coniugali, infatti, P.J.R. era partita al mattino dalla Germania alla disperata ricerca del marito, che si sarebbe recato in Veneto e dal quale l’arrestata stava seguendo le tracce, attraverso gli sms di notifica dei pagamenti, effettuati con la carta di credito.

Ieri la donna è stata sottoposta a giudizio direttissimo presso il Tribunale di Trento. Fortunatamente l’individuazione tempestiva e il solerte intervento dei Carabinieri ha scongiurato il possibile verificarsi di un più grave epilogo.

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