“Il bue che dà del cornuto all’asino”. Solo così si può commentare l’ennesima uscita del Commissario di FdI Urzì, secondo il quale la coalizione attorno a Francesco Valduga sarebbe debole e confusa.
Assistiamo da mesi ad una polemica senza tregua dentro la Destra Trentina, sia sui contenuti e sul giudizio dell’attuale Giunta Provinciale, pur sostenuta da FdI, sia sul nome del candidato Presidente.
Ora pare che – come era del tutto evidente – la questione sia demandata a Roma. Come accade per tutte le altre disfide interne sui vari territori italiani. Altro che Comunità Autonoma!
E in questa situazione, la coalizione ‘confusa’ per Urzì sarebbe quella che sostiene Vaduga? La nostra coalizione ormai da mesi sta invece lavorando unita e determinata per assicurare al Trentino la svolta politica che la nostra Autonomia in affanno si merita.
E per riportare il Trentino sulla via della competenza e dell’efficienza nelle politiche e nella gestione dei grandi servizi pubblici, iniziando dalla sanità e dalla scuola. È una coalizione pensata, concertata e decisa a Trento e non a Roma.
Perché ha il DNA di una cultura autonomistica innata e radicata nelle sue componenti ed in particolare in quelle territoriali. Confusa, dunque, sarà la situazione della Destra. Non certo quella del nostro campo alternativo. Da che pulpito viene poi la predica. Se confusione e debolezza c’è, è tutta nel campo della destra dove ognuno mostra i muscoli per ritagliarsi un posto al sole.
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Michael Rech
Segretario di Campobase