Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il 13 agosto 2013, giorno della morte di Chiara Poggi, Andrea Sempio era a Garlasco. Ai carabinieri che lo interrogarono, disse di aver passato la mattina a Vigevano in cerca di un libro, e di essere poi
tornato a casa per pranzo. Testimoni: la mamma, la nonna e uno scontrino di un parcheggio di Vigevano. Il suo cellulare, però, quella mattina non agganciò mai altre celle telefoniche, se non quella di via Santa Lucia, Garlasco.
Durante la mattina, il ragazzo, allora 19enne, fece diverse telefonate e scambiò sms con i suoi due migliori amici, Mattia Capra e Roberto Freddi, fino alle 12.18. I due ragazzi, interrogati, dissero ai carabinieri di essere rimasti tutta la mattina a Garlasco. Testimoni i loro genitori. Ma le celle telefoniche smentiscono anche loro: nessuno dei due quella mattina era in paese. Perché non hanno detto la verità? Che cosa si sono detti nelle varie telefonate tra loro, quella mattina? In esclusiva sul settimanale Giallo (Cairo editore) in edicola da domani.

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