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BILANCIO COMUNE TRENTO: ANDREATTA A ROSSI, LE SUE DICHIARAZIONI SONO SORPRENDENTI

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12.23 - giovedì 14 settembre 2017

(Fonte: Ufficio stampa Comune Trento) – Bilancio del Comune, la replica del sindaco Andreatta al presidente Rossi. “Sono dichiarazioni a dir poco sorprendenti quelle che il presidente della Provincia Ugo Rossi ha rilasciato sul bilancio del Comune di Trento. Dichiarazioni che, tra l’altro, colpiscono del tutto ingiustamente anche i tecnici della nostra Amministrazione, più volte premiati proprio per la perizia e la trasparenza con cui ogni anno redigono la manovra finanziaria”.

Così il sindaco Alessandro Andreatta risponde all’intervista pubblicata stamattina dal quotidiano “Trentino” con il titolo “Rossi: il Comune impari a fare i bilanci”.

Sul merito delle critiche avanzate dal presidente, il sindaco precisa: “Rossi dice che sbagliamo ogni anno i conti. Non è assolutamente vero, noi abbiamo sempre rispettato il patto di stabilità e gli equilibri di bilancio. Certo, preferiamo approvare una manovra prudenziale perché crediamo sia meglio trovarci nel corso dell’anno con qualche risorsa da investire piuttosto che con un buco”.

Del tutto inesatta anche l’affermazione secondo cui il Comune di Trento non spenderebbe le risorse: “Abbiamo un avanzo storico, esattamente come ce l’ha la Provincia. Ma non è vero che restituiamo soldi, se non per quanto riguarda il trasporto pubblico: questo però non dipende da noi ma dalle dinamiche gestionali di Trentino Trasporti.

Per quanto riguarda il resto, il Comune di Trento registra, in sede di rendiconto, risparmi di spesa pari mediamente al 2,6 per cento. Peraltro questi risparmi vengono trasferiti sulla sezione straordinaria del bilancio, ovvero sugli investimenti. Dunque nessuna risorsa viene restituita”.

L’accusa più curiosa del presidente Rossi è forse quella riguardante l’ostinazione con cui il Comune di Trento si impegna ad approvare tutti gli anni il bilancio a dicembre: “E’ la norma che lo prevede: la Giunta comunale è tenuta infatti a presentare entro il 15 novembre di ogni anno lo schema di bilancio al consiglio comunale, che deve approvare la manovra entro il 31 dicembre.

Il mancato rispetto di questi termini comporta sanzioni pesanti, fino al commissariamento del Comune – spiega il sindaco – Finché non si cambia l’ordinamento, noi ci atteniamo ai principi della buona amministrazione, anche perché questo consente un miglior funzionamento della macchina comunale.

Se approvi il bilancio a gennaio o febbraio, poi sei costretto all’esercizio provvisorio, con la conseguenza che nei primi mesi dell’anno puoi impegnare le risorse in modo molto limitato, non puoi programmare, devi tener conto di mille vincoli”.

Infine, al presidente Rossi che ricorda che il taglio di un milione sui trasferimenti era cosa nota, il sindaco replica: “Certo che lo sapevamo, ma è adesso che si prepara il bilancio di previsione. Proprio su queste cifre da tempo i nostri uffici e l’assessore al Bilancio Italo Gilmozzi dialogano con i tecnici della Provincia e con l’assessore Carlo Daldoss. Dunque il telefono è stato alzato più volte, le comunicazioni tra Provincia e Comune ci sono state e continueranno ad esserci”.

Resta dunque la sorpresa nel leggere la reazione stizzita e fuori bersaglio di Rossi a una dichiarazione (“chiediamo che la Provincia tenga conto del fatto che Trento offre anche servizi sovracomunali”) che era esclusivamente politica: “Credo che il mio lavoro nel consiglio delle Autonomie valga più di tante parole.

Sono stato più volte criticato per aver ceduto assunzioni o risorse ai comuni più piccoli. Non sono un sindaco che vede solo le necessità della propria Amministrazione, ma non posso esimermi dal sottolineare che Trento, in qualità di capoluogo, si fa carico di tante esigenze che hanno una valenza provinciale.

Basti pensare alle decine di migliaia di lavoratori e studenti che gravitano sulla città, all’accoglienza dei migranti, ai servizi sovracomunali che la città eroga.

Criticare il nostro bilancio, che è stato preso ad esempio da molti Comuni italiani, non aiuta a confrontarsi su una questione politica che da tempo attende risposte”.

 

 

 

Foto: archivio Comune Trento

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