Aggressione Bolzano Sud: dove sono gli finiti sceriffi, i capitani e rimpatri promessi? Tante parole e zero fatti. Tante Parole e zero fatti, questo è il sunto della situazione in Alto Adige.
Eppure solo qualche mese fa in piena campagna elettorale ai cittadini di Bolzano erano state promesse da sedicenti capitani o neo sceriffi oggi al governo, misure straordinarie per tutelare la loro sicurezza, espulsioni, stop all’invasione e un piano per combattere il degrado sociale che attanaglia la città.
E poi? Subito dopo il voto ci si è dimenticati di tutte le belle parole che non si sono convertite in fatti tanto che si sono perse le traccia di Rambo in salsa sudtirolese e dell’ordine, della sicurezza, dei rimpatri promessi degli immigrati irregolari.
Purtroppo la notizia che un immigrato ospite nel centro di accoglienza di Bolzano ha aggredito una donna in macchina, un operatore della croce rossa e agenti delle forze dell’ordine come in altre mille realtà, non ci lascia pertanto stupefatti.
Ci fa rabbia viceversa la superficialità propagandistica con la quale sono state affrontate queste questioni in una realtà che non è abituata alla violenza. Fi aveva già sostenuto in campagna elettorale la necessità di estendere anche a Bolzano i taser affinché le forze dell’ordine e di polizia fossero sottratte al pericolo nell’arrestare violenti fuori di senno e oggi più che mai siamo felici che questa richiesta provenga anche dai sindacati di polizia, a conferma che Fi fa sempre proposte serie e realizzabili.
Alla neo giunta e al sindaco chiediamo, quanto ancora dovremmo assistere a questi episodi? La gente ha superato il limite della stanchezza e si sente presa in giro prendendo coscienza sempre più che la loro incolumità è messa a repentaglio ogni giorno per irresponsabilitá di chi invece di occuparsi di loro e della città in realtà preferisce occuparsi della conquista del potere e della spartizione di poltrone.
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Michaela Biancofiore
Parlamentare Forza Italia
Coordinatrice Regionale Trentino Alto Adige
