(Fonte: Walter Kaswalder) – L’interessante documento presentato ieri dalla Base Civica a tutta la comunità trentina è per alcuni versi molto interessante.
Questa iniziativa può rappresentare, a nostro avviso, l’asse portante di un movimento civico, popolare e autonomista in grado di guidare il cambiamento.
Ci riconosciamo appieno in molte delle considerazioni espresse dai proponenti e ci piace condividere questa voglia di dare un contributo al bisogno di cambiare la formulazione politica che loro, come noi, considerano urgente.
Ovviamente parliamo la stessa lingua quando definiamo come fondamentale e irrinunciabile l’Ente regionale, non già visto come contenitore, o peggio cornice di due Province, ma come soggetto indispensabile alla vita stessa della nostra terra e alla piena realizzazione di una Regione veramente europea ed alpina.
Ci ritroviamo anche nella indifferibile necessità di dare dignità e centralità al Comune, unico ente veramente tutelato a livello costituzionale e presso il quale deve essere riportata la necessaria autonomia finanziaria che una Provincia accentratrice ed egemone ha purtroppo in questi lustri creato.
Ma ci piace soprattutto il richiamo all’etica politica, alla volontà di proporre idee e uomini che lavorino per un comune interesse e non per “degenerate salvaguardie di interessi personali”.
Ecco, noi autonomisti ci congratuliamo con gli amici di Base Civica per la loro attesa nascita come movimento che parte dall’esperienza amministrativa e ci proponiamo per essere al loro fianco in questo difficile processo di rinnovamento che vuole superare questi “evidenti elementi di criticità” e riformulare “l’azione e la proposta politica”.
Crediamo che questo sia un processo lungo e, per alcuni versi, anche difficile. Non possiamo però immaginare che si possa fare con le categorie e i Partiti che ci hanno portati a questa situazione.
Crediamo che l’alleanza Sinistra-Patt abbia dimostrato i suoi limiti e immaginiamo che anche Base Civica voglia ricominciare dai cittadini, dalle persone impegnate e volonterose di ritrovarsi a ragionare di un futuro migliore e più attento all’aspetto popolare della nostra Autonomia, al dialogo con la gente delle città e delle valli.
*
Per gli Autonomisti popolari
Consigliere Walter Kaswalder
