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AUTONOMISTI POPOLARI * CONCERTO VASCO ROSSI: « LE POLEMICHE SULLA CHIUSURA DELLA LINEA FERROVIARIA SONO STRUMENTALI, SI TEME CHE L’EVENTO POSSA ESSERE UN SUCCESSO »

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15.54 - venerdì 4 febbraio 2022

Negli ultimi giorni sui quotidiani, anche online, si leggono critiche e “minacce di azioni giudiziarie” in merito all’organizzazione del concerto di Vasco Rossi. Noi Autonomisti Popolari siamo rimasti abbastanza perplessi su questa querelle sorta, peraltro, sulla possibile chiusura della linea ferroviaria del Brennero dalle ore 23:00 alle 02:00 e a nostro parere assolutamente strumentale.

Chiusura eventuale che, peraltro, non costituisce oggetto di decisione del Presidente Fugatti che si è limitato a chiedere a chi eventualmente avrebbe il potere decisionale. Premesso che il concerto della rockstar vedrà raggiungere, con un ritorno economico non secondario, la città di Trento da circa 120.000 persone, alle quali è opportuno e necessario garantire la sicurezza, riteniamo che la questione sorta sul (minimo) sacrificio in termini di servizio offerto debba essere valutato, senza dubbio, dagli organi competenti con gli strumenti forniti loro proprio dall’esercizio di questo ruolo.

Appaiono sterili e strumentali queste polemiche sollevate al solo scopo di criticare per qualunque “cosa” l’operato della Giunta provinciale. Inizialmente piovevano sul numero dei biglietti venduti poi sulla sospensione del passaggio dei treni oggi sui titoli edilizi e domani… La questione sollevata dal Comitato Colt più che volta ad una asserita tutela della legalità, pare piuttosto una strategia politica, avanzata da chi teme che il concerto possa essere un successo e coglie ogni occasione per criticare l’attuale Giunta, indipendentemente dalle sue scelte. Il presidente dell’ANPI del Trentino, Mario Cossali, ha dichiarato infatti che “La ferrovia rappresenta un diritto di spostamento e di movimento inalienabile“ ma, da una rapida verifica sugli orari della tratta, parrebbe che la sospensione non riguardi il trasporto passeggeri, non attivo in quella fascia oraria.

Filippo Degasperi, consigliere di Onda Civica, già in passato si è distinto per attacchi strumentali, come quando contestava le misure di prevenzione e protezione COVID adottate dalla Pat riguardo al monitoraggio dei vaccinati (poiché troppo blande rispetto alle indicazioni nazionali) pur essendo stato presenza attiva in manifestazioni no-vax e no-mask. Non risulta, infine, che i soggetti promotori del comitato Colt abbiano mai avanzato analoghe critiche e minacce (persino di investire la Procura della questione) in occasione di altre manifestazioni le quali abbiano sospeso servizi pubblici. Quando, ad esempio, la cittadinanza lamentava il blocco della città da parte dei manifestanti no-vax, o alla manifestazione di analogo tenore del 29 maggio, dove gli astanti erano “tutti assembrati e quasi tutti senza mascherina” , non risulta che il Comitato, pur avendo alcuni suoi esponenti partecipato e manifestato la propria solidarietà ai manifestanti, abbia invocato allo stesso modo il rispetto delle norme.

Una delle grandi conquiste in Occidente della storia della Democrazia è ed è stata la cosiddetta opposizione perché ha legittimato la manifestazione del dissenso, ma non deve essere “fine a se stessa ed a prescindere” ma deve concretarsi in un esercizio critico e propositivo che qui non emerge rispetto all’intento distruttivo cui questa opposizione sembra preposta.

 

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