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AUTO BLU – TRENTINO TOP 10 ITALIA: GIANMOENA, RAPPRESENTAZIONI NON CORRETTE

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04.46 - sabato 8 luglio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consorzio comuni trentini) – Auto blu, Trento nella top 10. La posizione degli Enti locali. Il Presidente Gianmoena risponde all’articolo apparso sul quotidiano l’Adige di data 07 luglio 2017

“Ho letto, con stupore, i titoli e ho guardato con il medesimo stupore le immagini riportate oggi dai giornali, relativi alla diffusione delle cosiddette “auto blu” nella nostra Provincia.

Titoli ed immagini che non rendono giustizia agli articoli che introducono e sembrano volti, anziché a riassumere notizie, a suscitare scalpore; in sintesi, rappresentazioni non corrette del quadro delle nostre municipalità.

Elementi che destano molta preoccupazione in quando idonei a raffigurare la nostra provincia, come una realtà poco virtuosa rispetto ad altre. Cosa che, evidentemente, non è”.

Queste le prime parole del Presidente Gianmoena riguardo all’articolo comparso sull’Adige di ieri (07 luglio 2017) identificato dal titolo “Auto blu, Trento nella top 10 nazionale” e dall’immagine di una flotta di auto lussuose, nell’intenzione riferibile ad un parco macchine del Comune medio trentino.

“Per rispondere alla sollecitazione” – prosegue Gianmoena – “ritengo giusto fornire ai lettori delle nuove immagini, questa volta si tratte dalla realtà dei nostri Comuni, che penso siano in grado di spiegare che tipo di autovetture sono le c.d. “auto blu” trentine: mezzi di trasporto che i dipendenti utilizzano, quotidianamente, per lavorare, ossia strumenti necessari per espletare quei compiti e quelle attività di cui, tutti i giorni, i cittadini fruiscono.

Le stesse auto, in alcuni casi, è vero che vengono anche utilizzate dagli Amministratori, ma per svolgere quelle funzioni che la legge attribuisce loro”.

Servizi, quelli dei Comuni, che seguono un percorso pluriennale di contenimento della spesa, che ha comportato la riduzione del personale pubblico (parliamo di quasi 200 dipendenti in meno), la fusione di Comuni o l’esercizio in forma associata di quasi tutte le funzioni degli Enti locali, l’approvazione di piani di miglioramento della spesa, la riduzione del numero degli Amministratori, il taglio drastico, nel tempo, delle spese c.d. “discrezionali” per raggiungere gli obiettivi di risparmio “fissati” d’intesa tra Giunta provinciale e Consiglio delle autonomie locali.

“Le azioni volte alla riduzione della spesa” – prosegue Gianmoena – “intraprese dagli EeLl con responsabilità negli ultimi anni, penso meritino rispetto. Ritengo sia corretto e doveroso rappresentare i nostri Comuni come Enti in cui domina la sobrietà ed i cui Amministratori sono persone attente non tanto alla riduzione di un lusso – che non esiste-, quanto invece a garantire servizi efficienti ed efficaci ai cittadini, che si mettono al servizio delle comunità dedicando tempo e prendendosi responsabilità spesso ai piu’ sconosciute.

Questo approccio non giova neanche alla nostra Autonomia che è un Bene Comune che tutti sono chiamati a costruire, una responsabilità di cui tutti dobbiamo farci carico.”

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