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ATTACCO ORSO: CIA, SITUAZIONE AL COLLASSO SI CAMBI E DALLAPICCOLA SI DIMETTA

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12.44 - domenica 23 luglio 2017

(Fonte: Claudio Cia) –  Dopo la notizia che un orso ha attaccato un uomo di 69 anni presso i laghi di Lamar, nella valle dei Laghi, è da ritenere inammissibile e fallimentare la gestione dei plantigradi da parte della Giunta provinciale di Ugo Rossi, non si potrebbe definire altrimenti.

Nel giro di pochi giorni ci sono stati ben tre attacchi ravvicinati da parte di questi esemplari di orso, uno a Pieve di Bono-Prezzo (sul quale siamo intervenuti) poi successivamente a Porte di Rendena e infine questo, tutto sempre spiegato in maniera approssimativa dall’assessore Dallapiccola e dal suo seguito.

La popolazione è stufa di vivere nell’insicurezza più totale, come sono stufi anche i turisti di soggiornare in questo modo che come dovremmo ricordarci rappresentano anche una risorsa fondamentale per la nostra economia.

Mentre la paura dilaga, il centro sinistra non è riuscito minimamente a correggere le criticità riguardanti i progetti sugli orsi: questo perchè evidentemente per questi europeisti alla Renzi è più importante ricevere i finanziamenti dall’Unione Europea ed eseguire a testa bassa gli obiettivi da essa stessa stabiliti.

E intanto quali sono i risultati ottenuti a livello locale? Aggressioni da parte di questi predatori (sulle quali tra l’altro non esiste negli ospedali trentini un protocollo sanitario) , spese altissime dovute agli indennizzi e alla conta genetica degli orsi (che ci costa 18.000,00 euro all’anno), nessun controllo considerando che non si sa ancora quale sia il numero esatto di questi orsi; e intanto la maggioranza di governo provinciale non solo fa finta di niente, ma si permette anche di auto interrogarsi (come ha fatto di recente in modo quasi ridicolo il cons. Mario Tonina dell’Upt) su delle questioni che come opposizione stiamo ponendo da diversi anni.

Bisogna fare un passo in avanti e rendersi conto che questi progetti sono stati solamente delle ciofeche! Comprare degli orsi (assolutamente non in pericolo di estinzione) all’estero, farli accoppiare con altri esemplari locali e lasciarli proliferare in un territorio così piccolo come il nostro, come se vivessimo in Canada, è stato semplicemente irresponsabile e a pagarne per primi le spese sono stati i cittadini e i turisti; è necessario valutare le idee che sono state presentate dai comitati volgarmente targati come “anti-orso” come ad esempio la creazione di un parco chiuso per gli orsi e la legalizzazione dello spray anti orso, sulla quale sarebbe interessante verificare qual è stata la reale posizione del Governo nazionale.

Dallapiccola faccia una cortesia al Trentino e rimetta le deleghe del suo assessorato in mano a Ugo Rossi, e magari si porti a casa anche i progetti sull’orso e la sua l’imposta patrimoniale di soggiorno.

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