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ASSOCIAZIONE “VACCINARE INFORMÀTI“ – TRENTINO * LETTERA A PRESIDENTE ORDINE MEDICI TRENTO E CONSIGLIERI PAT: « VACCINAZIONI, LA PROPOSTA DEL DR. FERRO DI “ANDARE CASA PER CASA” SI COMMENTA DA SOLA »

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15.57 - mercoledì 30 giugno 2021

Lettera per il presidente dell’ordine dei medici di Trento e consiglieri.

IL PESO DELLE PAROLE
In questo ultimo anno e mezzo denso di comunicati quotidiani delle autorità sanitarie o politiche provinciali, abbiamo avuto modo di ascoltare appelli al senso di responsabilità dei cittadini, annunci di nuove restrizioni ed inviti alla cautela di ogni tipo. Nel mezzo di questo guazzabuglio mediatico, come lettori delle testate giornalistiche locali, ci è purtroppo anche capitato di incontrare affermazioni imprecise, disinformanti e divisive. Se il più delle volte ci si è limitati a scuotere la testa, ultimamente, dopo aver in più occasioni ascoltato i media riportare determinate asserzioni del dottor Antonio Ferro, direttore del dipartimento prevenzione dell’APSS del Trentino, come associazione Vaccinare Informati ci siamo sentiti in dovere di manifestare il nostro profondo sgomento e il più convinto dissenso.

In data 29 aprile 2021, su un quotidiano on-line si è letta la seguente frase, espressa dal dr. Ferro nel corso di una conferenza stampa e rivolta a cittadini e sanitari che non aderiscono al vaccino anti Sars-Cov-2, perché “indecisi”: ‹‹Vaccinatevi perché la vaccinazione rende liberi››

Non sappiamo se il direttore, nonostante l’importanza del suo ruolo pubblico, si sia reso conto della portata di tale locuzione, che riconduce per associazione e assonanza ad un’altra espressione tristemente e drammaticamente famosa. Alla luce di ciò, essa suona ancor più come un invito ricattatorio e punitivo; ciononostante, queste parole sono state accolte da una silenziosa indifferenza. Non siamo infatti venuti a conoscenza di nessuna presa di distanza ufficiale da parte delle autorità provinciali o dell’ordine dei medici nei confronti di questa asserzione.

Da parte nostra rispondiamo esprimendo nuovamente la massima solidarietà verso tutti gli operatori sanitari che stanno tutelando il proprio diritto alla libertà di scelta in difesa della salute, poiché nessuno può essere costretto ad alcun trattamento sanitario, soprattutto se da ritenersi ancora sperimentale e se costituente un possibile grave rischio per la salute (per la serietà di alcuni effetti collaterali, si consulti l’ultimo Report sugli eventi avversi pubblicato dall’APSS stessa).

In aggiunta, secondo quanto riportato da altre testatei tra il 16 e il 17 giugno 2021, lo stesso dr. Antonio Ferro, commentando i dati che testimoniano una bassa adesione all’attuale campagna vaccinale da parte di alcune categorie e in alcuni territori del Trentino, ha affermato che, dati i molti over 60 assenti, ‹‹Serve uno sforzo casa per casa perché questa quota di non vaccinati altrimenti diventa un serbatoio formidabile per il virus in ottobre.

Vorremmo innanzitutto richiedere che vengano forniti i dati scientifici a supporto di quest’ultima affermazione, che potrebbe esacerbare gli animi e favorire rapporti conflittuali tra le persone; essa sembra infatti implicare che solamente i soggetti non vaccinati siano responsabili della diffusione del virus, quando invece, sui documenti ufficiali e sulle schede tecniche dei vaccini attualmente in uso in Europa, si trova scritto che “non si conosce ancora fino a che punto le persone vaccinate possano ancora essere in grado di trasportare e diffondere il virus” oppure che “la durata della protezione offerta dal vaccino non è nota” (per i riferimenti, si vedano i documenti ufficiali AIFA e EMA dei principali vaccini in uso: LINK

In più, la proposta del dr Ferro di “andare casa per casa” per convincere chi non è vaccinato si commenta da sola. In uno Stato democratico ci si aspetta che venga rispettata la privacy delle persone, così come qualsiasi decisione personale del cittadino.

Una tale insistenza ci porta a pensare che il rispetto e la considerazione verso questi valori sia oggi ormai al tramonto.

Chiediamo quindi a lei, presidente, ai rappresentanti del direttivo e ai consiglieri eletti, di intervenire per tutelare il buon nome della categoria che viene rappresentata, nel rispetto dovuto a tutti i concittadini.

*

Associazione “Vaccinare Informati” del Trentino

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