News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

ASSOCIAZIONE TRANSDOLOMITES * FASSA E FIEMME – BRT / MOBILITÀ SOSTENIBILE: PRESIDENTE GIRARDI, « OLIMPIADI 2022, SERVE IL CORAGGIO DI AVERE VISIONI AMBIZIOSE PER UNA RADICALE SOLUZIONE »

Scritto da
07.58 - sabato 10 settembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

///

BRT Fassa e Fiemme. Olimpiadi 2022 serve il coraggio di avere visioni ambiziose per realizzare una radicale soluzione di mobilità sostenibile.

La Provincia Autonoma di Trento ha colto l’occasione del prossimo appuntamento olimpionico 2026 per affrontare lo scottante problema della mobilità soprattutto nelle valli di Fassa e Fiemme. Questa sensibilità che vuole puntare nella direzione della mobilità pubblica come alternativa all’uso dell’auto privata riscuote sicuramente il nostro apprezzamento ma la proposta recentemente ribadita circa la volontà di realizzare il sistema BRT come intervento puntuale limitato alle sole Valli di Fiemme e Fassa tra l’altro escludendo la Val di Cembra già al primo colpo d’occhio mette in evidenza la disconnessione di questa soluzione da un contesto che sempre più mira ad una connessione totale dei territori con il resto del mondo.

Nel caso della nostra Regione facciamo riferimento alla ferrovia del Brennero con gli importanti interventi in atto, alle linee guida dell’Unione Europea che indicando il treno come vettore della mobilità del futuro spinge al completamento dello spazio ferroviario europeo e quindi connettere quanto più possibile i territori dell’Unione con un rilancio del turismo via treno. Sino ad arrivare ai programmi della transizione ecologica avviati dal Governo Draghi ove anche qui la ferrovia viene posta al centro dell’attenzione per la sua valenza per la mobilità pubblica e turistica.

Da questo punto di vista il Trentino sconta un ritardo in infrastrutture ferroviarie ultrasecolare. Esigenze di ordine economico, energetico, ambientale, la necessità di favorire uno sviluppo equilibrato nel suo interno fanno della ferrovia una scelta irrinunciabile, urgente e necessaria ed è per questo che in questa provincia urge investire sulla progettazione delle ferrovie mancanti ; il Garda , la Ferrovia Avisio così come anche investire in modo coraggioso e di lungo periodo sulla Ferrovia Valsugana e Trento-Mezzana.

Allo stesso tempo è necessario guardare anche alla quotidianità del problema mobilità che anche quest’estate in Val di Fiemme e Fassa si è presentato con puntualità e massicciamente.

Come dimostrato dai dati a disposizione e dal monitoraggio sul territorio in queste valli l’utilizzo dei mezzi pubblici è stato massiccio ma il servizio , come da sempre Tranasdolomites ha fatto presente, è condizionato dal fatto che i mezzi pubblici condividono con il traffico privato la stessa sede . Ciò significa che nelle ore di punta il servizio di TPL collassa perché imbottigliato nella grande massa di auto.

La testimonianza che questa estate che ci è stata inviata via mail da una turista fotografa in modo efficace il problema; Quale utente segnalo i gravi disservizi sulla linea che serve i paesi di Pozza, Pera, Campitello, Canazei. Le linee di trasporto sono gravemente insufficienti, passano già complete e non permettono la salita a bordo di passeggeri costretti ad attendere ore prima di trovare un mezzo fruibile o costretti a ricorrere a taxi privati sostenendone i costi. Le linee sono dimezzate a settembre quando le strutture ricettive sono ancora in piena attività e la situazione dei trasporti si aggrava oltremodo.

Ritengo tale condotta poco seria e non conforme agli standard che tali luoghi vantano e pubblicizzano.

Transdolomites non è solo ferrovia ma mobilità sostenibile nel suo modo più completo. In assenza di ferrovia il TPL su gomma è al momento l’unica soluzione sulla quale intervenire investendo favorendo l’uso crescente del servizio, rendendolo sempre più efficiente e investendo su una politica efficace e capillare di informazione sul territorio. Non c’è dubbio che l’efficienza del servizio pubblico passa attraverso la fluidificazione del servizio svincolandolo ove possibile dalle interferenze con il traffico privato. Per questo motivo l’idea del BRT si propone con l’intervento viabilistico delle corsie preferenziali che però hanno la pesante contropartita della necessità di allagare strade proporre nuovo asfalto.

In occasione della pubblica presentazione del progetto BRT che ha avuto luogo in Fassa e Fiemme l’8 settembre scorso si è avuto modo di constatare che rispetto agli elaborati precedenti nella progettazione si sta puntando a ridurre i chilometri di corsie preferenziali in Val di Fassa. Questa è senz’altro una nota positiva segno che la consapevolezza dell’impatto sul territorio esiste e che i margini di miglioramento ci sono ed è in questa direzione che riteniamo si debba procedere trovando il giusto compromesso tra la necessità di porre il servizio di mobilità pubblica in una posizione vantaggio rispetto al traffico privato se vogliamo che residenti e turisti trovino in essa una alterativa credibile per lo spostarsi nelle valli.

Chiediamo perciò di limitarsi allo stretto necessario per quanto riguarda la realizzazione delle corsie preferenziali. Questo perché la soluzione BRT deve essere dimensionata come percorso di transizione alla ferrovia che riteniamo con ferma convinzione come la vera corsia preferenziale totale per la mobilità pubblica alternativa alla gomma.

Del pacchetto BRT valutiamo in modo positivo l’acquisto dei nuovi pullman a basse e zero emissioni , che sia garantita la loro permanenza in servizio nelle valli anche negli anni a seguire, la riqualificazione delle fermate in modo che esse diventino una carta da visita del territorio. Un forte invito a porre attenzione al dimensionamento della capienza dei parcheggi e del numero di queste strutture e che nella previsione ferroviaria si faccia già da oggi una scelta tra quelli che si potranno definire come destinati ad essere permanenti e quelli che in futuro possano essere rimossi dal territori.

Attenzione anche all’abuso nell’installazione dei semafori che possono rivelarsi arma a doppio taglio e portare alla paralisi della circolazione nelle valli.

Valga da esempio l’effetto prodotto dal semaforo da tempo operativo a Soraga che quando operativo in tempo di stagione crea forti rallentamenti alla circolazione. Replicare a cascata questo modello potrebbe cerare l’effetto opposto a quanto desiderato.

Con queste proposte di compromesso Transdolomites approva l’idea dl BRT? No, non siamo per niente convinti della soluzione BRT . Siamo schietti; nessuno ha chiesto il BRT. Pensare di comparare la qualità del trasporto su gomma con il ferro è impensabile. Il ferro , non per partito preso ma perché dimostrato dai fatti è nettamente vincente. Certo la sfida globale sarebbe stata quella di agire ad infrastruttura stradale invariata e puntare dritti all’opzione ferro. Ma allo stesso dobbiamo essere realisti nel fatto che da qui al 2026 con tutta la buona volontà non esiste la condizione per realizzare anche un solo tratto di ferrovia tra Cavalese -Moena o Moena-Canazei. Sarà allo stesso tempo una sfida immaginare che il BRT sia disponibile in tempo per le Olimpiadi.

Quello che denunciamo è che il BRT è il risultato di un fallimento della politica che negli anni addietro si è costantemente sottratta al proprio dovere quello indicato dalla Mozione Nr. 38 del 14 giugno 2012 votata all’unanimità dal Consiglio Provinciale di Trento che impegnava la Giunta Provinciale di allora a redigere nel più breve tempo lo studio di fattibilità della Ferrovia Avisio.

Se la sovranità del Consiglio provinciale fosse stata rispettata e se rispettate fossero state le 18 delibere dei comuni e Comunità di Valle dell’asta dell’Avisio che dal 2016 al 2018 chiedevano alle Giunte provinciali di impegnarsi allo studio di fattibilità ferroviario oggi non saremo qui a parlare di studi ma le valli si sarebbero trovate proiettate nella fase storica del finanziamento e realizzazione di una parte dell’infrastruttura ed il BRT a questo punto si sarebbe rivelato del tutto inutile.

Anziché assolvere al proprio dovere la politica trentina supportata da soggetti compiacenti e servili nelle valli ha preferito denigrare la proposta ferroviaria anziché promuovere il percorso di acquisizione delle conoscenze tecniche della Trento-Penia si è preferito liquidare la questione con il fatto che la ferrovia abbia significato un costo anziché valutarne le opportunità. Non hanno preso in giro Transdolomites, si sono invece presi gioco del futuro delle valli. E questa è storia.!!!!!!

Lo studio ultimo di valutazione della Ferrovia Avisio a firma dell’Ing. Willi Hüsler di Zurigo(CH) da soggetto terzo indipendente fornisce in modo chiaro e comprensibile la sua valutazione valutazione circa la proposta ferroviaria della Trento-Penia e nelle conclusioni scrive;

“La realizzazione di una nuova ferrovia tra Trento e Penìa di Canazei, benché non in grado di autofinanziare la sua realizzazione, porterebbe benefici più che sufficienti a giustificarne il suo mantenimento: “la ferrovia Trento – Penìa se già esistesse sarebbe sicuramente mantenuta e ben sfruttata”.

L’infrastruttura ferroviaria infatti non si autofinanzia. Nessuna infrastruttura ferroviaria o stradale si autofinanzia. Se dovessimo valutare gli investimento da questo lato quasi nessuna infrastruttura si sarebbe mai realizzata nessuna si realizzerebbe nel futuro. Nemmeno il BRT si autofinanzia tanto è vero che ai fondi della PAT si aggiungono quelli governativi.

Le conclusioni dello studio Hüsler conti alla mano promuovono a pieni voti la Ferrovia Avisio ed è proprio la frase in grassetto prima citata che attesta la sostenibilità della proposta che quest’autunno verrà presentata pubblicamente a Trento e nelle Valli dell’Avisio e che porteremo all’attenzione degli investitori internazionali in Trentino , a Zurigo ed a Bruxelles in sede di Commissione europea.

Elaborato che in questi giorni Transdolomites ha inviato all’attenzione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ed alla Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza sempre del MIMS e che prossimamente consegneremo all’attenzione della PAT e dei soggetti istituzionali e privati che ci hanno sostenuto in questo impegno.

L’iniziativa della PAT circa il DOCUMENTO STRATEGICO DELLA MOBILITÀ FERROVIARIA DI PASSEGGERI E MERCI (DSMF) nel quale nel mese di marzo 2022 viene richiesto che alla TABELLA III.3.3 si proceda all’integrazione della tabella a pagina 103 con la seguente dizione; “ Nuovo collegamento ferroviario Trento-Canazei: a seguito della disponibilità di RFI SpA a realizzare lo Studio, si chiede l’inserimento come SdF da attivare nella tabella” rappresenta il primo Documento storico Stato – Regioni-Province Autonome nel quale da parte della PAT viene ufficializzata la richiesta a procedere allo studio di fattibilità della Ferrovia Trento-Penia via Val di Cembra.

Concludendo sul BRT; è un prezzo che le valli pagano alle Olimpiadi perché queste evento ha impresso un’accelerazione nella direzione di questa soluzione. Come associazione presenteremo le nostre osservazioni tecnico-economiche nei tempo stabili dalla legge, ma allo stesso tempo riteniamo sia il caso “ compensare” il percorso che conduce alle Olimpiadi approfittando di questa finestra sul mondo di lanciare il messaggio progettuale ferroviario. Il solo nome “ Dolomiti e ferrovia” siamo certi rappresenti un ingrediente vincente per attrarre in zona i finanziamenti necessari.

L’impegno di Transdolomites a sostegno dell’idea della ferrovia Avisio dunque andrà aumentando d’intensità. In nostro invito alla politica è di crederci e di avere il coraggio di mettersi in gioco. Noi ci siamo.

*

Massimo Girardi

Presidente di Transdolomites

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.