“L’Associazione nazionale magistrati si unisce allo sgomento e alla preoccupazione per l’atto intimidatorio subìto dal prof. avv. Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, già manifestati dall’Associazione italiana dei professori di diritto penale e dall’Unione delle Camere penali italiani col comunicato congiunto reso ieri, 5 dicembre.
Le minacce rivolte ad un avvocato a causa dell’esercizio del ministero difensivo sono un atto di disprezzo per il processo, per i valori che esso incarna, per la giurisdizione tutta. Il diritto di difesa è, come sancisce la nostra Costituzione, diritto inviolabile e la sua centralità in un sistema democratico non varia a seconda della minore o maggiore efferatezza del crimine imputato alla persona della cui difesa l’avvocato si fa carico”. Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati.
“I magistrati italiani – si legge nella nota – sono consapevoli della gravità dell’accaduto, segno ulteriore dei pericoli a cui oggi, per le più varie ragioni, la giurisdizione è esposta. Esprimono quindi piena solidarietà al prof. avv. Giovanni Caruso e rinnovano, anche in questa occasione, il loro costante impegno a tutela di una giurisdizione libera ed indipendente, credibile ed autorevole”.