(Fonte: Cladio Cia) – I 5 Stelle, per la prima volta sconfitti, si ritrovano fuori dai ballottaggi delle città più grandi, addirittura sotto il 10% a Parma, L’Aquila, Catanzaro.
A Palermo ha pesato il caso firme false, a Genova, “casa” di Beppe Grillo, si sconta la vicenda Cassimatis, la candidata “sconfessata” dal blog dopo le primarie. Anche a Parma il risultato era ampiamente previsto dagli stessi 5 stelle, con l’espulso Federico Pizzarotti che, forte anche dei risultati ottenuti in questi anni da primo cittadino, di fatto riduce ad una presenza simbolica i 5 Stelle.
Certo, il sistema elettorale delle comunali favorisce le coalizioni tradizionali di centrodestra e centrosinistra, ma resta il dato di una sconfitta politica inequivocabile e la base del movimento sembra aver già individuato la causa della sconfitta, l’inciucio sulla legge elettorale, poi saltata, e il distacco dalle lotte delle origini: “ci siamo messi a mercanteggiare senza ottenere nulla, se non perdere credibilità tra chi ci sostiene”, scrive qualche parlamentare su Facebook.
Da qualche decennio sembrava che l’onestà in politica contasse molto meno della capacità effettiva di governare, poi con l’avvento del Movimento 5 Stelle e dello slogan “basta essere onesti” in molti hanno dato credito a questa teoria pur di cercare di alterare lo status quo.
Ora, a distanza di qualche anno dall’avvento grillino e visti i risultati delle comunali si può dire che la gente chiede sì di essere onesti, ma anche competenza e capacità di governo.
Lotte interne e coerenza a “corrente alternata” hanno portato a risultati proporzionali all’offerta politica.
Alla luce di questo si può dire che oggi anche in Trentino un centrodestra unito nei valori e negli obiettivi può essere più che mai appetibile, mentre il civismo da solo, fine a se stesso, rischia di vanificare una speranza di cambiamento.
E’ in questo contesto che “Agire per il Trentino” è impegnato con altre forze politiche di centro destra per consolidare la propria credibilità a livello locale, in progetto propositivo e propenso al dialogo, senza vocazione alla solitudine.
I cittadini ci chiedono di lavorare insieme con costanza, in modo leale, e riconoscibile fin da subito e non solo prima delle elezioni.
