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AMBROSI (FDI) * SAIT: « LA VOLONTÀ DI ESTERNALIZZARE IL MAGAZZINO HA MESSO 70 LAVORATORI IN UNA SITUAZIONE DI PRECARIETÀ, LA PAT DIVENTI ATTORE ATTIVO IN QUESTA FASE DELICATA »

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16.57 - mercoledì 11 maggio 2022

Esternalizzazione magazzino Sait – Ambrosi (FdI): “70 dipendenti con le spalle al muro. La Provincia deve essere attore attivo e privilegiato in questa delicata fase”.

La volontà di esternalizzare il magazzino Sait ha messo 70 lavoratori in una situazione di precarietà. Già, perché la perdita del contratto integrativo aziendale sembra una prima avvisaglia di futuri tagli al personale in nome della razionalizzazione dei costi. Una razionalizzazione a spese dei lavoratori dunque, e penso in particolar modo agli “over-50” da oltre 20 anni impiegati presso il magazzino per cui un reinserimento nel mercato del lavoro prima della pensione sarebbe molto complesso.

Razionalizzazione, per altro, di cui non si intravede l’urgenza notando l’aumento degli utili registrato dal Consorzio Sait, e viste le prospettive favorevoli di ripresa del fatturato anche in zone a forte vocazione turistica che hanno risentito della contrazione degli arrivi invernali durante la pandemia. C’è da chiedersi che fine abbia fatto lo spirito mutualistico e sociale che dovrebbe rappresentare la vera finalità del Consorzio. I lavoratori sono di fatto messi con le spalle al muro in un periodo di grave difficoltà che tante famiglie trentine stanno attraversando a causa dell’inflazione su energia, alimenti e molti altri beni di consumo. Nei prossimi giorni i dipendenti saranno convocati individualmente dalla società per “accogliere” autonomamente la cessione del proprio contratto a Movitrento, con annessa perdita del contratto integrativo aziendale.

È chiaro che non sia prevista alcuna scelta, e sostanzialmente i dipendenti saranno tenuti a scegliere tra una riduzione del proprio stipendio e la perdita del posto di lavoro. I lavoratori del magazzino lamentano anche l’assenza della Provincia come interlocutore e attore privilegiato in questa delicata fase. Provincia che dovrebbe tenere adeguatamente in considerazione la “salute” del nostro sistema della cooperazione, a lungo fiore all’occhiello del territorio trentino. Auspico quindi che la PaT intervenga al più presto nella trattativa fra azienda e lavoratori, garantendo che i diritti e la dignità di 70 persone, 70 famiglie trentine, siano pienamente rispettati.

 

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Cons. Alessia Ambrosi

(FdI)

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