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AMBROSI (FDI) * ITALCEMENTI SARCHE: « SERVE COMUNICAZIONE E TRASPARENZA, L’AZIENDA RISPETTI GLI IMPEGNI PRESI SU EMISSIONI E POSTI DI LAVORO »

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16.50 - lunedì 9 maggio 2022

Italcementi Sarche – Ambrosi (FdI): “Serve comunicazione e trasparenza. L’azienda rispetti gli impegni presi su emissioni e posti di lavoro”.

Le fumate nere che si sono levate dallo stabilimento Italcementi di Sarche il 20 aprile ed il 5 maggio hanno messo in allarme gli abitanti della Valle dei Laghi. Non potrebbe essere altrimenti in una zona che da tempo si è votata all’agricoltura sostenibile, costituendosi in Biodistretto, in cui si trova il Biotopo Lago di Toblino e dove si sta tentando di valorizzare un turismo “green”, specialmente nell’ambito del cicloturismo. Anni di lavoro e programmazione per cui la riattivazione della linea di cottura del cementificio può evidentemente rappresentare un problema.

Annunciando la ripresa della produzione di cemento, lo scorso giugno, Italcementi aveva evidenziato la volontà di mantenere un dialogo costante con le comunità locali. Ecco, quella volontà non sembra essere oggi così forte. I test per la riattivazione dei forni hanno colto di sorpresa i cittadini, e le giustificazioni dovute a problemi tecnici dopo la prima e la seconda fumata nera lasciano parecchi dubbi sulla possibilità che vi siano nuove problematiche. Comunicazione e trasparenza su elementi che riguardano la salute della popolazione della Valle dei Laghi e la tutela dell’ecosistema non possono essere trascurati.

È necessario che il dialogo con la popolazione sia costante e che le emissioni siano monitorate e rese note in tempo reale. Per questo serve che sia prontamente installato nei pressi dello stabilimento un pannello elettronico che indichi il livello di emissioni di CO2, polveri, ossidi di azoto, ammoniaca ed altri gas, e che garantisca il rispetto dei parametri nazionali ed europei in materia di emissioni dovute alla produzione del cemento.

C’è inoltre la questione dei 30 posti di lavoro, promessi dall’azienda già a partire dallo scorso autunno, su cui per ora non ci sono stati aggiornamenti. Compatibilmente alle competenze richieste, questi posti di lavoro avrebbero dovuto riguardare specificamente persone del luogo. Anche in questo caso è necessario che Italcementi renda noto il proprio programma di assunzioni per fare in modo che questi 30 posti di lavoro siano effettivi e diventino operativi al più presto. In definitiva, la convivenza di uno stabilimento di produzione del cemento e la popolazione della Valle dei Laghi deve passare da una reale volontà di comunicazione e trasparenza, ed in ciò auspico che la Provincia di Trento si affermi come attore ed interlocutore privilegiato nel lavorare per una Valle dei Laghi più vivibile e sostenibile.

 

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Consigliera Alessia Ambrosi
Gruppo consiliare Fratelli d’Italia

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