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AMBROSI (FDI) * AEROPORTO CATULLO – VILLAFRANCA: « IL GOVERNO GARANTISCA IL COLLEGAMENTO FERROVIARIO CON VERONA PORTA NUOVA, FONDAMENTALE PER L’ECONOMIA DEL TRENTINO »

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10.51 - martedì 11 gennaio 2022

Aeroporto Catullo – Ambrosi (Fratelli d’Italia): “Il Governo deve garantire il collegamento ferroviario con Verona Porta Nuova, strategico per il Trentino”.

Un collegamento strategico per lo sviluppo del Trentino non deve essere posposto dal Governo a quello verso il basso Lago di Garda a tempo indefinito. Già, perché, nel Documento Strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci, emanato dal Ministero delle Infrastrutture, non vi è ad oggi alcun riferimento al collegamento ferroviario fra l’aeroporto Catullo di Verona e la stazione di Verona Porta Nuova, di fondamentale importanza per le prospettive di sviluppo economico del Trentino (in particolare in vista delle Olimpiadi 2026) e dello stesso aeroporto, partecipato al 14% dalla Pat.

Con lo sviluppo del Corridoio del Brennero l’obiettivo è quello di spostare persone e merci dalla gomma alla rotaia e, in un’ottica di sostenibilità ambientale e di efficienza, il collegamento diretto della ferrovia del Brennero con il Catullo è cruciale per sgravare l’A22 dal pesante traffico attuale, oltre a evitare la proliferazione delle aree di parcheggio e servizi di sosta (Car Valet) che incentivano l’utilizzo della modalità privata per raggiungere l’aeroporto.

Nel documento del Ministero si parla di “11 nuovi collegamenti con gli aeroporti nell’orizzonte 2030, che consentiranno di servire l’80% del traffico passeggeri domestico. In particolare, i grandi interventi riguardano la connessione ferroviaria all’aeroporto di Genova, Venezia, Bergamo, Bolzano, Perugia, Pescara, Brindisi e Firenze, mentre nell’ambito del PNRR, ulteriori sviluppi riguardano il collegamento ferroviario dell’aeroporto di Olbia, interventi per l’intermodalità e accessibilità di Trapani Birgi e il completamento del collegamento Salerno Arechi–Aeroporto Pontecagnano.” Del Catullo non si trova dunque accenno riguardo a quanto la Provincia di Trento, ma anche i Comuni di Verona, Villafranca e Mantova da tempo chiedono, ossia un collegamento ferroviario diretto tra lo scalo e l’hub veronese di Porta Nuova.

Tuttavia, fra le “priorità per la progettazione di fattibilità degli studi di interventi già in corso” è incluso il “collegamento ferroviario fra il Lago di Garda e l’aeroporto Valerio Catullo”. Ciò esprime quale asse geografico si intenda privilegiare per lo sviluppo turistico in futuro, poiché se ci si pone dal punto di vista del passeggero “incoming”, soprattutto quello proveniente dall’estero, la disponibilità di un efficiente collegamento ferroviario in aeroporto diventa spesso motivo decisionale nella scelta della destinazione.

Ciò che va ricordato è che il Governo, in sede di discussione della finanziaria, ha approvato un Ordine del Giorno impegnandosi “ad adottare tutte le opportune iniziative dirette all’accelerazione della realizzazione del collegamento ferroviario fra l’aeroporto e la stazione di Verona Porta Nuova” e dunque il documento formale di pianificazione strategica della mobilità ferroviaria del Ministero deve essere adeguato in tal senso. Si tratta di un’opera oramai improrogabile per lo sviluppo del nostro territorio, ed è necessario che Trentino e Alto Adige facciano sentire la propria voce con il Governo al più presto perché non possiamo permettere che il collegamento ferroviario diretto con il Catullo, che ha una valenza fondamentale per la nostra provincia e l’intera regione, venga posticipato rispetto al legittimo interesse turistico del basso lago, e dunque si impone l’integrazione del suddetto Documento strategico di RFI.

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Cons. Alessia Ambrosi

 

 

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PROPOSTA DI MOZIONE

REALIZZAZIONE DI UN COLLEGAMENTO FERROVIARIO TRA LA STAZIONE FERROVIARIA DI VERONA PORTA NUOVA E L’AEROPORTO VALERIO CATULLO IN TEMPO UTILE PER LE OLIMPIADI INVERNALI DEL 2026

Considerato che,
il 28/03/2019 i comuni di Verona, Villafranca di Verona e Sommacampagna hanno approvato una delibera di Consiglio comunale nella quale è stato richiesto a RFI di “attivarsi per dare tempestiva attuazione al collegamento ferroviario dell’Aeroporto Valerio Catullo tramite la linea Verona-Dossobuono-Mantova con la realizzazione di una nuova stazione metropolitana dedicata all’aeroporto e, contestualmente, l’eliminazione della tratta ferroviaria che attraversa il centro abitato di Dossobuono per ritornare poi sulla linea esistente. Tale soluzione deve ritenersi una misura strategica in previsione della riorganizzazione infrastrutturale e di sviluppo dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona-Villafranca, secondo gli obiettivi di miglioramento dell’accessibilità e dell’intermodalità dello scalo da parte dei diversi sistemi di trasporto.” Il Consiglio provinciale della Provincia di Mantova, tramite delibera del 29/07/2021, ha supportato l’iniziativa congiunta delle amministrazioni comunali di Sommacampagna, Verona e Villafranca di Verona, ed anche la Provincia di Vicenza, con delibera di Consiglio numero 21 del 31/05/2021, ha richiesto alla Regione Veneto, alla Società che gestisce l’Aeroporto “Valerio Catullo” di Verona (Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca S.p.A.) e alle Province di Verona, Trento e Bolzano, per quanto di loro competenza, di supportare anch’esse l’iniziativa congiunta delle tre Amministrazioni Comunali citate.

Visto che,
il miglioramento dell’accessibilità e dell’intermodalità dello scalo aeroportuale veronese è da considerarsi di fondamentale importanza anche per la Provincia di Trento. Ad oggi, chiunque intenda raggiungere Trento dall’aeroporto (o contrario) utilizzando i mezzi pubblici lo può fare solamente servendosi del bus navetta fino alla stazione di Verona Porta Nuova oppure raggiungendo la vicina stazione ferroviaria di Dossobuono (che dista all’incirca 3 km dallo scalo aeroportuale) per poi cambiare treno a Verona Porta Nuova. È evidente che l’assenza di un collegamento diretto rappresenti un disincentivo di una certa rilevanza all’utilizzo dei mezzi pubblici al fine di raggiungere l’aeroporto. Una variante all’esistente linea ferroviaria Verona-Mantova, con la realizzazione di una nuova stazione dedicata all’aeroporto consentirebbe di aumentare i livelli di servizio migliorando la qualità dell’accessibilità aeroportuale offerta agli utenti, i quali potrebbero raggiungere più agevolmente l’aeroporto senza l’utilizzo di veicoli privati, con un accrescimento della competitività e della strategicità della struttura aeroportuale, favorendo nel contempo un decremento del traffico veicolare con indubbi benefici sotto il profilo ambientale.

Visto che,
il masterplan vigente dell’Aeroporto di Verona, considerando il collegamento ferroviario dell’aeroporto di importanza strategica per lo sviluppo dello scalo aeroportuale nel lungo periodo, ha inserito al suo interno il progetto preliminare del collegamento ferroviario (e la relativa stazione) come redatto da RFI nel 2003, annoverandolo tra gli interventi di sviluppo e potenziamento da mettere in servizio entro l’anno 2030. Il progetto preliminare di RFI pubblicato nel 2003 prevedeva la realizzazione di una variante della linea ferroviaria Verona-Mantova-Modena a doppio binario fino a Villafranca di Verona e di una stazione ferroviaria ipogea collegata all’aerostazione mediante ascensori e tapis roulant. Tutta la variante della linea ferroviaria era costruita sotto il piano campagna, a tratti in trincea e galleria artificiale, al fine di eliminare gli impatti in superficie. L’intervento così come progettato aveva un costo di 90,4 milioni di euro e aveva ottenuto il parere regionale di compatibilità ambientale e il parere regionale di assenso alla localizzazione urbanistica, sentiti gli enti locali.

Considerato che,
la creazione di tale collegamento infrastrutturale contribuirebbe anche un investimento volto a migliorare la logistica legata al trasporto merci, con significative conseguenze di lungo periodo in grado di generare ricadute positive per l’export trentino. Risulta dunque di fondamentale importanza per migliorare ed incrementare il trasporto sia su ferro che per via aerea, sia di merci che di persone, sostenere lo sviluppo dell’aeroporto al fine di garantire la migliore e possibile intermodalità e accessibilità da parte dei vari sistemi di trasporto, cogliendo l’opportunità offerta dalla collocazione dell’aeroporto stesso nelle vicinanze della linea ferroviaria Verona-Mantova-Modena. La stazione di Verona Porta Nuova è attualmente al centro di una serie di interventi infrastrutturali previsti per il miglioramento di alcune delle proprie linee ferroviarie, tra le quali la Milano-Venezia, ed in tale contesto infrastrutturale acquisisce ulteriore importanza il miglioramento dei collegamenti ferroviari anche per altre linee gravitanti sulla città, ed in particolare per la linea Mantova-Dossobuono-Verona, tramite il collegamento con un raccordo ferroviario rapido ed efficiente tra l’Aeroporto Catullo ed il centro della città di Verona. Il citato collegamento ferroviario, già oggetto di precedenti procedimenti autorizzatori interrottisi da svariati anni, ha visto oggi un nuovo impulso verso la propria realizzazione a seguito di iniziative del Parlamento e degli Enti locali, tant’è che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) hanno deciso, con l’ultimo aggiornamento del Contratto di Programma, di anticipare il finanziamento dell’opera al 2022. Sarebbe auspicabile che il MIT inserisse nel Contratto di Programma MIT-RFI 2022/2026 i finanziamenti necessari alla realizzazione dell’intervento (anche attingendo ai fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza -PNRR- previsti nella Missione M3C1, Investimenti 1.5 e 1.6) e che RFI avviasse la progettazione definitiva dell’intervento sulla base del progetto preliminare del 2003, integrato con le prescrizioni presenti nei pareri di compatibilità ambientale e di localizzazione urbanistica.

Visto che,
la creazione di un collegamento ferroviario risulta cruciale in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Nel novero delle infrastrutture serventi le Olimpiadi Invernali 2026, tramite una nota datata 15/11/2019 (prot. n. 0717722/2019), il Presidente della Provincia ha segnalato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’importanza di realizzare un collegamento infrastrutturale tra Aeroterminal Catullo e la stazione ferroviaria di Dossobuono, mediante mobilità assistita/navette, per un costo stimato tra i 10 e i 15 milioni di euro. Ciò al fine di garantire, durante l’evento, servizi ferroviari ulteriori rispetto a quelli del cadenzamento regionale con treni ad alta velocità nella tratta Aeroporto-Trento-Bolzano. La creazione della stazione metropolitana presso l’aeroporto permetterebbe d’implementare soluzioni più efficienti come quella di un treno diretto che dallo scalo aeroportuale raggiunga Trento e Bolzano.

Tutto ciò premesso,

il Consiglio della Provincia autonoma di Trento

impegna la Giunta provinciale

• a supportare, nelle sedi opportune, l’iniziativa congiunta delle amministrazioni comunali di Sommacampagna, Verona e Villafranca di Verona volta a sollecitare l’attuazione del progetto di collegamento ferroviario tra la stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova e l’Aeroporto Valerio Catullo;

• a chiedere al MIT e a RFI, per quanto di rispettiva competenza, di attivarsi per dare tempestiva attuazione al collegamento ferroviario dell’Aeroporto di Verona come da progetto preliminare redatto da RFI nel 2003, il quale prevede una variante all’esistente linea ferroviaria Verona – Mantova – Modena con la realizzazione di una nuova stazione dedicata all’aeroporto.

Cons. Alessia Ambrosi

Cons. Katia Rossato

Cons. Claudio Cia

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