Nella seduta odierna del Consiglio provinciale è in discussione la proposta di finanza di progetto per la concessione dell’Autostrada A22. Si tratta di un’ipotesi che contempla la permanenza dei soci pubblici all’interno della compagine societaria. La presenza della Provincia di Trento in A22 si legittima non certo per le finalità di Autobrennero, che in quanto SpA riguardano principalmente la capacità di generare utili, ma piuttosto per la capacità di portare benefici al nostro territorio, non solamente tramite i dividenti che entrano nelle casse provinciali ma anche per aspetti che interessano l’ambiente, la salute e la condizione economica dei trentini.
Quando si parla di A22 bisogna dunque ricordare che sostanzialmente i soci sono tutti i cittadini trentini, e per loro è doveroso lavorare a livello politico e istituzionale. In un periodo di grave difficoltà per tante famiglie e imprese dovuto all’inflazione su energia e beni di consumo sarebbe quindi fondamentale sgravare, quantomeno parzialmente, il costo che i trentini sostengono per gli spostamenti.
Per questo motivo, una convenzione tra la Provincia ed A22 – sulla falsariga di quanto avviene per l’Urban Pass tra Trento e Rovereto – finalizzata a ridurre il pedaggio ai trentini su tutta la tratta provinciale dell’autostrada potrebbe compensare, anche solo parzialmente, il maggior costo che tanti lavoratori e aziende sostengono per il carburante in questi mesi. La convenzione potrebbe riguardare una calmierazione del pedaggio in percentuale, oppure la sperimentazione di modelli alternativi, come ad esempio il sistema della vignetta, implementato non sulla base dei Km percorsi ma su periodi temporali definiti, come avviene in diversi Paesi europei come Austria o Svizzera.
Potrebbe inoltre essere interessante iniziare un discorso a livello euroregionale con la Provincia di Bolzano ed il Land Tirolo per implementare un sistema condiviso di calmierazione dei pedaggi per i cittadini dell’area Euregio. In fin dei conti l’obiettivo di Euregio è quello di avvicinare i nostri popoli che hanno radici comuni, e questo lavoro va fatto evidentemente a livello culturale, ma anche materiale. Un sistema di pedaggi condiviso e integrato sarebbe quindi certamente un tassello importante nel processo di rimozione di quelle barriere che ancora limitano la comunicazione fra i nostri territori.
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Alessia Ambrosi
Consiglio provincia autonoma Trento – FdI
