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AMBROSI – CIA – ROSSATO (FDI) * AUMENTO COSTO GAS: « SERVONO AIUTI A FAMIGLIE ED AZIENDE ED INVESTIMENTI PER CHI INTENDE DOTARSI DI POMPE DI CALORE »

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18.25 - mercoledì 3 agosto 2022

Aumento costo del gas – Ambrosi (Fratelli d’Italia): “Servono aiuti a famiglie e imprese e investimenti su pompe di calore”.

La comunicazione di Dolomiti Energia sulla modifica delle condizioni economiche è l’ennesima stangata per le famiglie trentine in un momento di drammatica iperinflazione non solo sull’energia, ma anche su alimenti, beni di prima necessità e materie prime. Per una famiglia media si prevedono aumenti sulla spesa per il gas tra i 440 e i 600 euro l’anno.

La Giunta, nella recente sessione di assestamento di bilancio, ha previsto di accantonare 100 milioni di euro per fronteggiare un potenziale aggravamento della crisi in autunno. Siamo a fine estate e l’emergenza è qui e ora. Penso in particolar modo ad alcune zone montuose del trentino dove spesso verso metà settembre il primo freddo inizia a farsi sentire.

Per chi vive in montagna l’aumento del costo del gas sarà un vero macigno durante i mesi autunnali e invernali. È dunque importante che vengano attuate misure per ridurre il peso delle bollette sulle famiglie trentine e per sostenere gli strati più deboli della popolazione, integrando l’assegno unico provinciale specialmente per i nuclei familiari in condizione di povertà energetica. Serve però investire anche sul lungo periodo, riducendo la dipendenza del Trentino dai gas fossili.

Nei Paesi nordici come Svezia e Norvegia la crisi petrolifera degli anni ’70 fu l’input che diede il La alla diffusione delle pompe di calore, di cui oggi dispone una casa svedese su due. Dal 1993 ad oggi il consumo di combustibile fossile per il riscaldamento degli edifici in Svezia è diminuito del 97% e le relative emissioni di gas serra sono diminuite del 91%. Nonostante l’installazione di 1,6 milioni di unità di pompe di calore, il consumo nazionale di energia elettrica è sceso del 35% dal 1997 ad oggi.

È dunque necessario, come fatto a suo tempo dai Paesi del nord Europa, affrontare la crisi energetica odierna favorendo la diffusione di tecnologie che permettano la transizione ecologica e l’autonomia energetica, ciò a maggior ragione in una provincia da sempre attenta alla sostenibilità ambientale come il Trentino. A tal proposito sarebbe importante prevedere ulteriori incentivi per famiglie ed aziende che intendano dotarsi di pompe di calore, facendo anche leva sui fondi europei FESR per la transizione a un’economia green e coinvolgendo i BIM nell’attivare forme di incentivazione nei confronti delle famiglie e delle imprese trentine.

Nell’ottica di diffondere la conoscenza delle pompe di calore, è inoltre necessario promuovere la creazione in una sezione informativa sul sito di APRIE che concentri tutte le informazioni rilevanti su questa tecnologia (modalità autorizzative, contributi etc.). Sul fronte della transizione energetica serve da subito un cambio di marcia, e il Trentino deve rappresentare un modello virtuoso per le altre regioni italiane in quest’ambito.

 

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Cons. Alessia Ambrosi

Cons. Claudio Cia

Cons. Katia Rossato

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