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AMBIENTE: LEGA NORD, NO IMPIANTO BIOMETANO O BIOGAS A CAMPIELLO LEVICO

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11.25 - sabato 13 maggio 2017

(Fonte: Lega Nord del Trentino) – Ieri mattina, davanti all’ex impianto di compostaggio a Campiello di Levico, la Lega Nord Trentino ha tenuto una conferenza stampa per rimarcare la propria contrarietà alla presenza di un impianto (sia esso di biocompostaggio, biometano o biogas) nella zona.

Questa iniziativa si è ritenuta importante e necessaria a fronte della notizia della possibile riconversione dell’impianto di compostaggio di Levico (chiuso il 20 aprile 2009 anche grazie all’intervento del Carroccio) in un impianto di produzione di biogas. Cosa che sarebbe stata anche riportata nel Documento programmatico 2017-2019 del Comune di Levico “Missione n.17 – Energia e diversificazione delle fonti energetiche: Ambiente: Redazione di uno studio di fattibilità relativo alla realizzazione di un impianto di biogas, analizzandone costi e benefici.” e che è stata oggetto di un’interrogazione provinciale da parte del Gruppo consiliare della Lega Nord Trentino.

Sebbene l’Assessore provinciale Gilmozzi, in risposta al documento n.4240/XV, affermi che “Non risultano depositati agli atti del Servizio Autorizzazioni e Valutazioni ambientali alcun progetto, né documentazione, né domanda di autorizzazione inerente la riconversione dell’impianto di compostaggio di Levico Terme chiuso nel 2009, né tanto meno relativi alla realizzazione di un nuovo impianto a biogas o biometano sul territorio del comune di Levico Terme”, la situazione non farebbe stare tranquilli.

Oltre al Segretario nazionale Maurizio Fugatti, alla conferenza stampa erano presenti il Segretario di Circoscrizione Roberto Paccher, il Segretario della Sezione di Levico Lorenzo Osler, la consigliera comunale di Borgo Valsugana Stefania Segnana, la Segretaria della Sezione del Tesino Martina Loss ed alcuni militanti e sostenitori che hanno ribadito come già l’esperienza passata debba indurre l’amministrazione comunale a fare un passo indietro rispetto a quanto contenuto nel Documento programmatico.

I rappresentanti della Lega si dicono pronti a ricominciare la battaglia affinché i cittadini non subiscano i disagi derivanti da una simile presenza, così come accaduto in passato; ricordando che la Provincia autonoma di Trento ha dovuto affrontare dei costi non soltanto per l’apertura dell’impianto ma anche per la sua chiusura nel 2009 e che quindi, prima di procedere a eventuali scelte definitive, sarebbe meglio che l’amministrazione del Comune di Levico valuti bene e ascolti il parere dei cittadini.

La Valsugana è una valle che sta già pagando pesantemente per scelte sbagliate per quanto riguarda l’inquinamento, vedi l’Acciaieria di Borgo Valsugana, la non realizzazione della Valdastico e il traffico quotidiano della SS47, per non parlare delle varie discariche abusive scoperte nei terreni adiacenti.

Il timore che vi possa essere quindi un ulteriore fonte di inquinamento non lascia tranquilli gli abitanti della Valle e i rappresentanti locali della Lega Nord Trentino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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