(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Con la medesima convinzione con la quale si è elevata la condanna istituzionale nei riguardi dei più recenti atti di xenofobia nei confronti di aziende e lavoratori extracomunitari operanti pacificamente a Trento da molti anni, ritengo doveroso stigmatizzare il grave episodio subito da due verificatori della società “Trentino Trasporti”, vittime di una inconsulta esplosione di violenza da parte di un ospite di questa terra.
Condannare la violenza è un dovere della politica, al di là di chi si rende autore e di chi è vittima dell’atto violento, perché il ricorso alla forza è sempre e comunque espressione di un’arroganza cieca che non può avere albergo dentro una comunità civile e democratica, qualunque sia il colore della pelle o la fede professata dai suoi componenti.
Nell’esprimere infine sincera solidarietà ai due lavoratori, protagonisti loro malgrado, di questa triste vicenda, confido che il senso civico e la necessità del reciproco rispetto possano sempre prevalere sulla stupida reazione di chi non accetta le regole del vivere sociale.
Foto: archivio Consiglio Pat
