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AGENZIA LAVORO-TRENTINO: UPT, MANTENERE LE PARI OPPORTUNITÀ NELL’ATTUALE SEDE

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10.17 - giovedì 3 agosto 2017

(Fonte: Gruppo consiliare Upt-Pat) – Interrogazione a risposta scritta.  Trasferimento dell’ufficio Pari Opportunità all’Agenzia del Lavoro.

Pare imminente l’adozione di una deliberazione da parte della Giunta provinciale volta a prevedere la dislocazione dell’ufficio Pari Opportunità all’Agenzia del Lavoro.

A tal proposito si evidenzia che il tema delle pari opportunità, di portata trasversale, incide su vari aspetti della vita sociale, culturale, economica, istituzionale e delle politiche del lavoro. Non rileva solamente il profilo riguardante la promozione e il controllo sull’attuazione dei principi costituzionalmente tutelati di uguaglianza, di opportunità e non discriminazione delle lavoratrici rispetto ai lavoratori.

Una corretta applicazione del principio di parità implica non solo l’adozione di azioni positive a favore dell’inserimento e della permanenza delle donne nel mondo del lavoro, ma anche la promozione di modelli educativi e culturali tesi all’affermazione di un’effettiva e sostanziale parità di genere.

Si tratta, del resto, di principi risalenti nel tempo. Già nel lontano 1993 il legislatore provinciale con la l.p. n. 41/1993 (Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna), aveva stabilito (art. 1) che: “La Provincia autonoma di Trento promuove, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative idonee a realizzare le pari opportunità fra uomo e donna in campo istituzionale, economico, sociale e culturale al fine di dare effettiva attuazione ai principi di uguaglianza e di parità sociale sanciti dalla Costituzione e di rimuovere gli ostacoli che costituiscono discriminazione diretta ed indiretta nei confronti delle donne, contribuendo al massimo sviluppo dell’autonomia, dell’identità e della specificità delle donne”.

Si tratta di principi solennemente rimarcati dalla successiva l.p. n. 13/2012 (Promozione della parità di trattamento e della cultura delle pari opportunità tra donne e uomini), che ha abrogato la l.p. n. 41/1993. Eloquenti sono le affermazioni che troviamo all’art. 1 “La Provincia promuove la parità di trattamento e opportunità tra donne e uomini, riconoscendo che ogni discriminazione basata sull’appartenenza di sesso rappresenta una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in tutte le sfere della società” a conferma che le pari opportunità non riguardano esclusivamente le politiche del lavoro, ma incidono in modo trasversale su di un ampio ventaglio di settori.

 

Tutto ciò premesso,

interrogo l’Assessore competente per sapere:

 

  1. se corrisponde al vero che l’ufficio Pari Opportunità sarà incardinato presso l’Agenzia del Lavoro;
  2. se è stata valutata attentamente tale opzione organizzativa e quali siano le motivazioni che supportano la stessa;
  3. se non appaia più ragionevole mantenere l’ufficio Pari Opportunità presso l’attuale sede, tenendo conto della delicatezza delle attribuzioni conferite allo stesso, non certo circoscritte alle politiche del lavoro, ma, anzi, intersecanti ad ampio spettro tutti i settori della vita sociale, culturale, economica ed istituzionale.

 

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

Cons.  Mario Tonina

Cons. Gianpiero Passamani

Cons. Pietro De Godenz

 

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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