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AGENZIA DELLE ENTRATE: ADUSBEF, RISORGE PIÙ INVASIVA DALLE CENERI DI EQUITALIA

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15.00 - domenica 2 luglio 2017

(Fonte: Adusbef, Associazione difesa utenti servizi bancari e finanziari) – Fisco: Agenzia delle Entrate risorge dalle ceneri di Equitalia, ancor più vessatoria ed invasiva.

Agenzia delle Entrate, risorge da oggi come l’Araba Fenice dalle ceneri di Equitalia, ancor più vessatoria ed invasiva di prima, spesso con metodi estorsivi, come documentato da Striscia La Notizia, la più seguita trasmissione Tv satirica di Antonio Ricci, che conduce da molti mesi una lodevole campagna informativa, con inchieste e servizi dal titolo eloquente, ‘Rapine in Corso’, sulle intollerabili vessazioni fiscali dell’Agenzia delle Entrate, che da tempo molesta ed irretisce migliaia di contribuenti, bollandoli come evasori fiscali per il semplice fatto di aver pagato un immobile meno di quanto l’Agenzia delle Entrate ritenga che valga, in base ad un confronto con immobili “analoghi”, con vere e proprie estorsioni ed avvisi di accertamento spesso illegali, inducendo in tal modo i cittadini a pagare per evitare lunghi contenziosi tributari.

Sulla trasformazione di Equitalia, incombe un ricorso al Consiglio di Stato, che si pronuncerà il 27 luglio 2017, sulla decisione di far passare, senza alcun concorso pubblico, i dirigenti di Equitalia, società privata e la scelta del solito ministro dell’Economia Padoan di designare con analoghi metodi clientelari, Ernesto Maria Ruffini in sostituzione di Rossella Orlandi, che ha suscitato una prima bocciatura della Corte dei Conti, per evocate norme di prevenzione della corruzione.

L’accesso alle banche dati, che finora era garantito soltanto all’Agenzia delle Entrate, accelererà tutta la procedura di riscossione, con il pignoramento diretto dei conti correnti per tutte le cartelle non pagate, come multe, ma anche contributi Inps, bolli auto e le tante tasse da versare, senza passare per lo scrutinio di legittimità di un giudice terzo, anche se il recupero coattivo non sarà immediato ed automatico, ma dopo avvisi e solleciti di pagamento, ammesso che arrivino, ed i 60 giorni di tempo per mettersi in regola, versando subito l’intero importo, chiedendo di rateizzarlo oppure facendo ricorso.

Un netto peggioramento delle garanzie dei tartassati cittadini di fronte ai Dracula del Fisco, dopo le decine di deroghe allo Statuto dei diritti del contribuente, ai metodi vessatori specie per gli onesti perseguitati, che battono il fisco se fanno ricorso per il 45%, diversamente dai grandi evasori, specie se residenti nei paesi a fiscalità di vantaggio, trattati coi guanti bianchi con ossequio e deferenza, anche se Agenzia delle Entrate- Riscossione, ha precisato che la norma sui pignoramenti senza ricorso al giudice, sarebbe in vigore già dal 2005 e che comunque il pignoramento viene usato come ultima ratio.

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