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ABOLIZIONE VOUCHER: CCIAA BOLZANO, L’ALTO ADIGE E’ LA PIU’ COLPITA

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11.03 - mercoledì 12 aprile 2017

(Fonte: Cciaa Bolzano) – La provincia di Bolzano è la più colpita dall’abolizione dei voucher: l’economia necessita di alternative flessibili. L’Alto Adige soffre più di altri territori per l’abolizione dei buoni lavoro, in quanto risulta la provincia con il ricorso maggiore a questa forma retributiva. Il governo italiano cerca ora possibili alternative.

La Camera di commercio di Bolzano si sta impegnando a Roma affinché la nuova regolamentazione del lavoro accessorio continui a garantire l’alta flessibilità offerta fino ad ora dai voucher.

Basandosi sugli ultimi dati dell’Inps Il Sole 24 Ore e l’Istituto Datalavoro hanno recentemente pubblicato un’indagine sull’uso dei voucher in Italia nel 2016. Ne emerge che, in rapporto alla popolazione, il maggior uso di voucher si registra proprio in Alto Adige. In provincia di Bolzano è stato utilizzato il triplo dei buoni lavoro rispetto alla media nazionale: nel 2016 risultavano oltre 1.000 voucher ogni 100 abitanti.

“I voucher hanno avuto un ottimo riscontro in Alto Adige. La loro abolizione ha comportato gravi conseguenze per le aziende, ma anche per i nuclei familiari, gli studenti, gli enti pubblici e le associazioni”, spiega il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, che aggiunge: “Siamo molto dispiaciuti per la frettolosa abolizione dei buoni lavoro e ci batteremo a Roma assieme al Senatore Hans Berger affinché anche la soluzione alternativa offra la massima flessibilità.”

A Roma si spera di trovare entro la fine di maggio una soluzione al problema. Per gli esercizi pubblici e le aziende agricole dell’Alto Adige è importante trovare una forma alternativa prima dell’arrivo della stagione estiva e del periodo di raccolta.

“Per assicurarci che le possibili alternative ai voucher possano avere un buon riscontro, prevenendo così l’economia sommersa, è determinante contenere i costi della nuova regolamentazione del lavoro accessorio per i datori di lavoro”, sottolinea Alfred Aberer, Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano.

 

 

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