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70 ANNI SAT: IN FESTA I 2.648 ADERENTI DELLA SEZIONE DI TRENTO 46 I SOCI OVER 60

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08.21 - venerdì 19 maggio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Sat, Società alpinisti tridentini) – I 70 anni della sezione Sat di Trento e la presentazione della Guida “per sentieri e per luoghi”, Presanella, Adamello Dolomiti di Brenta.
Il popolo satino affolla le sale.

Lo Spazio Alpino Sat – Dolomiti Unesco non riusciva a contenere i soci arrivati a commemorare 70 anni di appartenenza. Un’apparteneza non solo di facciata, un’appartenenza vissuta partecipata, che ha tutte le connotazioni di un sentimento. Lo si è visto negli occhi lucidi e dalle teste incanutite dei 46 soci con oltre 60 anni di iscrizione alla sezione, una vita.

Una vita spesa per sentieri, spesso sistemandoli, per vie ferrate, sulle pareti, spesso ricoprendo ruoli di responsabilità nell’ organizzazione delle gite escursionistiche, ma anche scialpinistiche.

E lo si è visto, questo sentimento anche nelle vigorose strette di mano dei più giovani, quelli con 25 anni di bollini, 40 in totale. Nel complesso 86 premiati, con un diploma o con una spilla. Niente in tutto solamente simboli, ma simboli ricchi di motivazioni, come ha sottolineato il neo presidente della sezione di Trento Armando Tomasi.

“Occorre ricordare che nel 1944 – ha ricordato il presidente della Sat Claudio Bassetti – esistevano già numerose sezioni sparse in Trentino, che a partire dal 1910, Susat, si erano andate formando. Ricordo Rovereto, Sosat, Lavis, Riva, Arco, Pergine, Denno, alta val di sole, Borgo Valsugana, Cles, Mori, Pinzolo, Malè, Fondo.

A Trento, nella sede SAT di via Roma, una forma organizzativa di natura sezionale si stava costruendo, con gite, manifestazioni, culturali e sociali, promossa dall’azione del presidente della SAT Fabbro ma con una specifica centratura sulla dimensione cittadina.

La nascita del Gruppo Boci e del gruppo rocciatori Sat davano la misura di un seme che aspettava il momento propizio per poter germinare e subito dare alla propria voglia di crescere in autonomia una dimensione vitale, fresca, prorompente.

E il momento è quello dell’immediato dopoguerra- continua Bassetti- un conflitto immane, la voglia di tornare ai monti, la voglia di lasciarsi alle spalle i disastri materiali e psicologici lasciati dalla guerra. Il desiderio di ritrovare la serenità nel silenzio e nella bellezza delle nostre montagne; di riscoprire il valore dell’amicizia, dello stare insieme, della solidarietà.

E così i soci individuano nelle sezioni lo strumento per dare corpo ad una volontà di rinascita. Sezioni luogo di coesione, di ricostruzione di un’identità comunitaria.

Dal 1945 fino al 1950 sono tredici le sezioni che nascono, fra le quali Trento.

Trento nasce in contemporanea con la riforma statutaria della Sat che costituisce l’Organizzazione centrale quale punto di coordinamento delle Sezioni. In tal modo la Sat si dota di una struttura centrale e comincia un decentramento diffuso e a coinvolgere direttamente tutte le vallate. Prima della nascita delle Sezioni erano i delegati a rappresentare i gruppi di soci residenti nelle varie località trentine.

In quei primi anni le gite domenicali della neonata Sezione di Trento con i “torpedoni” erano un appuntamento atteso per tutta la settimana, l’unica possibilità di evasione dopo sei giorni di duro lavoro. Speso partivano da Piazza Duomo quasi all’alba, alle 4.30 o alle 5.00 di mattina, dopo aver partecipato in duomo alla Santa Messa celebrata appositamente per loro.

Anche questo è uno spaccato di storia, un segno identitario di comunità. Comunità che si esprimeva con la solidarietà concreta, il Natale alpino, ideato e portato avanti dalla sezione di trento; una solidarietà che adesso dsi declina in modi diversi ma con la stessa idealità, con la stessa vicinanza”.

Oggi tutto e’ cambiato, la Sat di Trento rappresenta il 10% del totale dei soci anti con i suoi 2648 aderenti, e svolge innumerevoli attività, soprattutto per i ragazzi, quel che rimasto intatto dunque è lo spirito di aggregazione, la voglia di stare insieme, la disponibilità dei tanti volontari a spendersi a favore di tutti.

 

 

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La presentazione della guida ” per sentieri e luoghi” Presanella Adamello Dolomiti di Brenta

Ed anche la sala della Fondazione Caritro a fatica conteneva i numerosi appassionati di montagna in occasione di questo 5 volume della collana “per sentieri e luoghi”, ma forse senza nulla togliere agli altri territori, quelli raccontati in questo 5 volume sono certamente le più famose, le più celebrate, le più decantate, fin dalla metà dell’800.

Lo hanno sottolineato il presidente della Sat Claudio Bassetti, il presidente della Commissione Sentieri Ivo Ceolan ed Elio Caola, ex presidente rendenese Sat.

Di operazione culturale di alto livello ha parlato anche Roberto Bombarda, vicepresidente della Comunità delle Giudicarie, e già membro del Gruppo Geologico Sat, il quale ha illustrato il volume partendo da 3 aspetti: il territorio le genti, la Sat, nata proprio a Madonna di Campiglio, nel cuore delle Dolomiti di Brenta.

Dotta e dettagliatissima la descrizione delle cartografie da parte di Tarcisio Deflorian della Commissione Sentieri, coordinatore di tutta la parte editoriale e cartografica.

Ospite d’eccezione il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta.

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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