“La lotta e le mobilitazioni pagano e questo è un risultato importante che riapre le trattative e cerca di dare risposte alle tante questioni ancora aperte”. Questo il commento di Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp), Giuseppe Varagone (Uil Fpl), Maurizio Valentinotti (Fenalt) e Cesare Hoffer (Nursing up) a margine della firma del protocollo d’intesa con la Provincia di Trento sul contratto del pubblico impiego.
Il protocollo ribadisce l’impegno della Pat attraverso l’emendamento presentato al Bilancio 2022/2024 a stanziare le risorse per il rinnovo del contratto del pubblico impiego 2019/2021 e l’indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2022/2024. Per quanto riguarda gli arretrati del triennio 2019/2021 il documento impegna la Giunta a reperire le relative risorse in sede di assestamento di Bilancio 2022, qualora ciò non fosse compatibile dal punto di vista finanziario, in sede di manovra finanziaria 2023.
“Questa intesa è un passo importante per il rispetto del protocollo firmato nel 2020. Un accordo che recupera a regime le risorse per dare certezza al riconoscimento degli arretrati secondo le modalità previste dal protocollo del 2020; si prevede di stanziare i finanziamenti necessari per sviluppare le progressioni di carriera, per riconoscere le indennità alle professioni sanitarie e il miglioramento delle progressione e delle fasce economiche. Ci sono maggiori certezze per il riconoscimento delle progressioni economiche negli enti locali e nella Pat con stanziamenti, anche, aggiuntivi. E’ anche un modo di favorire l’omogeneizzazione del personale Oss nelle Apsp. Ci sono anche sul tavolo 10 milioni di indennità per l’emergenza Covid”, concludono Diaspro, Pallanch, Varagone, Valentinotti e Hoffer.