La normativa prevede che per accedere al sistema di accoglienza, le persone migranti debbano fare richiesta di protezione internazionale, ottenendo un permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi, rinnovabile fino a decisione della Commissione. In tal senso le tempistiche dovrebbero essere veloci, altrimenti si va a ledere il diritto del richiedente asilo ad essere accolto in struttura;
nel nostro territorio è Cinformi a occuparsi di fissare l’appuntamento in Questura per le persone migranti intenzionate a richiedere protezione internazionale;
l’Assemblea Antirazzista denuncia che siano una sessantina le persone che sono in attesa di permesso di soggiorno temporaneo, poiché l’appuntamento in Questura viene dato dopo diversi mesi. Nel frattempo – come ha documentato anche un servizio sul Corriere del Trentino – queste persone si trovano costrette a rivolgersi ai servizi a bassa soglia per senza dimora o a dormire sotto un ponte, in condizioni di assoluto disagio e di violazione dei basilari diritti e della loro dignità.
Tutto ciò premesso:
CHIEDO AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E ALL’ASSESSORA
ALLE POLITICHE SOCIALI DI SAPERE
quale è il tempo medio e quello massimo di attesa delle persone migranti intenzionate a fare domanda di protezione internazionale, dall’appuntamento presso il Cinformi a quello in Questura;
quali sono le ragioni di questo allungamento dei tempi tra il primo appuntamento al Cinformi e il successivo alla Questura per i richiedenti protezione internazionale;
quante persone sono al momento in lista di attesa per l’appuntamento in Questura;
quante di queste accedono ai servizi a bassa soglia per persone senza dimora;
se i servizi a bassa soglia per persone senza dimora, che calano i posti letto disponibili in estate, sono attualmente saturi.
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PAOLO ZANELLA
Gruppo consiliare FUTURA