FUTURA: FRATELLI D’ITALIA TRASFORMA LA PETIZIONE DI PROVITA IN UN DISEGNO DI LEGGE INTRISO DI DISCRIMINAZIONE. LO BLOCCHEREMO.
Da quando governa la Lega abbiamo continuato a denunciare la difficoltà a fare avanzare questo Paese e il Trentino sui temi dei diritti civili. Con la giunta di destra abbiamo visto quanto poco ci voglia a cancellare esperienze importanti sul fronte educativo (corsi di educazione alla relazione di genere) per la lotta alle discriminazioni e all’odio di genere e omobilesbotransfobico.
È in questo clima che associazioni come Provita presentano una petizione perché si garantisca la libertà di discriminare, che loro spacciano per “libertà educativa”, partendo da posizioni antiscientifiche, reazionarie e patriarcali.
Provita ha invitato i Consiglieri a tradurre le sue posizioni contro quella che loro identificano come “ideologia gender” in un disegno di legge.
E infatti, puntuale come un orologio svizzero, l’avversione di Fratelli d’Italia verso la libertà di autodeterminazione delle persone LGBTQIA+ torna a farsi sentire per mano (anzi per penna) del consigliere Cia, attraverso il deposito del ddl 148 che va a modificare la legge sulla scuola.
Un disegno di legge che definire discriminatorio, illiberale e antiscientifico è dire poco. Per fare un esempio, riporto di seguito parte dell’articolo 3 che recita tra le altre cose:
“Nelle scuole di ogni ordine e grado non è comunque consentita la realizzazione, con il coinvolgimento di studenti, di progetti o attività basati sulla prospettiva di genere, che promuovano la fluidità di genere o dell’identità sessuale, oppure che insegnino a dissociare l’identità sessuale dal sesso biologico.”
Un attacco in piena regola all’autonomia scolastica e alla libertà d’insegnamento. Un attacco alla cultura dell’inclusione, all’accoglienza di chi – compresə bambinə ə ragazzə – sente di non riconoscersi nel sesso anagrafico attribuito alla nascita o nel binarismo di genere. La fluidità di genere non si promuove, esiste. Con buona pace dei Fratelli d’Italia.
Facciamo presente due cose a chi ha proposto questo ddl.
La prima è che l’identità di genere è un concetto condiviso a larga maggioranza dalla comunità scientifica ed indica il sentire profondo di un individuo che lo porta a riconoscersi in un genere, che può coincidere o meno col suo sesso biologico. Non è un’ideologia, non è una scelta, ma è parte dell’esistenza. E soprattutto non si indottrinano i bambini, ma lì si può aiutare ad ascoltarsi, evitando – in questo modo sì – danni per la loro salute psico-fisica;
La seconda è una promessa: Futura farà tutto il possibile per ostacolare questo disegno di legge che altro non è che la crociata ideologica e reazionaria di Provita e del reazionario Cia contro la libertà di essere se stessə.
Oggi, a 4 anni esatti dal Dolomiti Pride, ci tocca constatare che la strada da fare è ancora lunga per ottenere un pieno riconoscimento dei diritti per tuttə e liberarci dalle catene con le quali qualcuno vorrebbe trattenere il Trentino nel Medioevo.
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PAOLO ZANELLA
Consigliere provinciale Futura