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URZÌ (FDI) * FABIO SALVADORI: « IL PRESIDENTE PAB SI ATTIVI PRESSO IL GOVERNO PER CONSENTIRGLI DI RIABBRACCIARE AL PIÙ PRESTO LA FIGLIA, TRATTENUTA IN MAROCCO DAI PARENTI DELLA MAMMA DECEDUTA »

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12.13 - venerdì 15 luglio 2022

Il Presidente della Provincia si attivi presso il Governo per far sì che Fabio Salvadori possa riabbracciare al più presto sua figlia, che sarebbe trattenuta contro la sua volontà in Marocco dai parenti della mamma, purtroppo deceduta.

Lo chiede, con un accorato appello al Governatore altoatesino Arno Kompatscher, il Consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì che non ha dubbi: “se i termini della vicenda sono quelli descritti dal padre, ci troviamo di fronte ad un indebito trattenimento di minore in uno Stato diverso da quello di residenza abituale, senza il consenso del genitore titolare dell’affidamento.”

“Una vicenda in ogni caso molto dolorosa – ha spiegato Urzì – sul quale occorre muoversi con la massima urgenza. La bimba si troverebbe in Marocco oramai da molti mesi, trattenuta, contro la volontà del padre, dalla nonna e dalla zia che però non avrebbero alcun titolo per poterlo fare. Il padre, disperato, si è recato personalmente in Marocco a fine aprile per riportare a casa sua figlia, ma non gli sarebbe stato permesso neppure di vederla. Nulla ha potuto, fino ad oggi, neppure l’ambasciata italiana a Casablanca. La questione è stata denunciata dallo stesso padre all’emittente televisiva Rttr.

“Da qualche tempo, per proteggere i minori e risolvere le controversie derivanti dall’illecito trasferimento in uno Stato diverso da quello di residenza abituale sono state stipulate convenzioni internazionali che definiscono regole applicabili in tutti gli Stati aderenti. La convenzione di specifico riferimento è la Convenzione dell’Aia del 25 ottobre Il Marocco ha aderito alla convenzione nel 2010. L’Italia l’aveva già ratificata nel 1995. In base a questa Convenzione in caso di sottrazione di un minore dallo Stato di residenza abituale senza il consenso di chi esercita la potestà, i giudici del luogo in cui il bambino è stato illegittimamente condotto devono senza indugio ordinare il suo immediato ritorno nel luogo dove viveva stabilmente.” – ha concluso il consigliere Urzì che sulla vicenda ha interessato anche il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera.

Così in una nota stampa il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì.

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