La soppressione delle fermate di Varone della linea 2 del trasporto pubblico locale rappresenta un provvedimento fuori dal tempo, in un periodo in cui il trasporto pubblico locale invece andrebbe incentivato e semmai potenziato, come unica vera alternativa alla mobilità di tipo individuale; il trasporto pubblico è uno strumento chiave per lavorare positivamente sul tema strategico e non più rinviabile della mobilità sostenibile.
Noi addetti ai lavori abbiamo visto nascere e crescere questo servizio che all’inizio ha fatto fatica a decollare, ma oggi rappresenta per gli utenti del territorio una vera alternativa per la mobilità, e che nel tempo è cresciuto per numero di utenza e che ha saputo anche incidere sulle abitudini della mobilità non solo dell’utenza tradizionale, ma anche e soprattutto verso soggetti che, pur avendo altre possibilità di movimento, hanno saputo cogliere le potenzialità e soprattutto le finalità positive del trasporto collettivo.
In poche parole possiamo affermare che nel tempo questo servizio ha creato sensibilità e mentalità positiva in molti cittadini.
Oggi semmai questo servizio a nostro avviso andrebbe ulteriormente implementato verso il tennese, per intercettare soprattutto il pendolarismo che crea traffico privato in via Venezia e in via Ballino. Reputiamo quindi questa che questa scelta è del tutto fuori dal tempo, rischia di inficiare anni ed anni di lavoro positivo nel costruire un rapporto corretto con la mobilità collettiva.
Inoltre, sempre a nostro avviso di addetti ai lavori, lo spacciare per sostitutivo della linea 2 di Varone il nascente e sperimentale servizio di bus a chiamata, rischia di vanificarne lo sforzo innovativo affossando letteralmente questo progetto che per sua natura è da considerarsi a tutti gli effetti come aggiuntivo e di nicchia, che se ben veicolato può invece essere un tassello ulteriore di qualità e pregio.
Purtroppo se verrà mantenuto il senso unico di circolazione come ora introdotto non sarà in alcun modo possibile ripristinare la linea 2 del bus locale perché allungare ulteriormente il tragitto, aggiungendo un giro ad anello su via Ballino per scendere poi da via Venezia, ci porterebbe fuori da ogni programmazione temporale necessaria e il servizio non sarebbe attuabile per via del mancato rispetto del cadenzamento alle fermate. Sono state soppresse ben 6 fermate precludendo, alla comunita’ di Varone la possibilita’ di raggiungere il centro in tempi brevi.
Chi proviene da Arco per recarsi alla cascata deve scendere alla fontanella e andare a piedi.
I numerosi turisti che si recano alla cascata sono costretti a rientrare con la linea 1 impiegando 40 minuti anzichè 13 della linea 2.
*
Per la UILTRASPORTI del Tentino
Il segretario Nicola Petrolli
Il delegato Albero Benini
