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UIL SCUOLA – TRENTINO * RINNOVO CONTRATTI PUBBLICI: « FIRMATO IL PROTOCOLLO, 400 MILIONI DISPONIBILI PER IL 2022- 2024 »

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16.04 - venerdì 21 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Firmato il Protocollo rinnovo dei Contratti Pubblici. 400 milioni disponibili per il rinnovo 22- 24. “È del 10 luglio l’apertura del confronto per la firma di un protocollo di Intesa per i rinnovi dei contratti collettivi provinciali di lavoro 22-24. Un primo confronto che confidiamo abbia chiusura già martedì 18 luglio”. Questo l’incipit di un nostro precedente comunicato sulla negoziazione del Protocollo. Ci siamo riusciti!

Malgrado qualcuno si sia seduto al tavolo solo far saltare ogni accordo possibile, il 18 abbiamo raggiunto un grande risultato, utile a tutto il personale del pubblico impiego, Scuola compresa. Il Protocollo d’Intesa impegna la Provincia a stanziare risorse che porteranno ad un aumento complessivo per oltre il 7%. Si è passati dai 300 milioni iniziali ai 400 milioni complessivi; si sono mantenute sia la quota una tantum sia l’indennità di vacanza contrattuale.

Noi della UIL Scuola abbiamo atteso qualche giorno prima di inviare una nostra nota informativa, perché abbiamo voluto evitare di confonderci nel turbinio delle cifre sparate sulla stampa e nel balletto delle dichiarazioni estemporanee.
In una stessa giornata si sono letti aumenti diversi anche di 150 milioni di euro; in diverse occasioni non era ben chiaro comprendere chi avesse firmato il protocollo e chi no. Ora un po’ di chiarezza.

Il risultato. Aumenti medi lordi che potranno andare dai 124 € per i collaboratori scolastici ai 160 €; 15 milioni destinati all’ordinamento professionale (per la Scuola: le progressioni orizzontali di carriera); aumento del buono pasto da 6 a 7 euro; obbligo alla verifica del protocollo nella primavera 2024, ai fini di un ulteriore impegno finanziario, qualora l’inflazione fosse superiore a quella ad oggi programmata.

Potrà sembrare poco, in considerazione dell’impennata inflazionistica dello scorso anno, ma già in questo 2023 l’inflazione si è abbassata al 5,7% (dato di giugno in Trentino) ed è programmata al 2,6% nel 2024 (dato ISTAT). Per questa ragione si è data priorità al riuscire ad inviare tempestivamente denari nelle tasche dei lavoratori; grazie a questo protocollo e a UIL e CISL che lo hanno firmato, è già alla firma in APRaN l’emolumento retributivo una tantum per il 2023. Con il risultato di aver destinato agli stipendi un 6,16%, già da questo anno. In ogni caso si sono chiusi gli accordi economici per il solo 2022, si è lasciata aperta una porta per la verifica dell’andamento inflazionistico nel ‘24 e per una possibile / dovuta revisione di questo protocollo, nella primavera del prossimo anno. Con la possibilità di richiedere e ottenere ulteriori nuovi stanziamenti.

Il commento. Di Fiore: “È stata una trattativa dura, molto dura: iniziata alle 10 del mattino, sospesa a mezzogiorno, riattivata alle 18.30 e chiusa poco prima delle 22:00. Abbiamo chiesto la sospensione proprio perché, al di là dei soldi (pur importantissimi), noi della UIL volevamo inviare delle proposte di modifica per la parte degli impegni ‘ordinamentali’. Non avremmo accettato di rimpinguare un non meglio definito fondo del merito; non avremmo accettato una valutazione delle prestazioni che possa incidere sulle progressioni di carriera; non avremmo accettato un mancato inserimento a negoziazione dell’organizzazione del lavoro. Nel pomeriggio si è lavorato nella nostra sede a preparare gli emendamenti; alle 17.00 sono stati inviati alla controparte. Dopo le 21, quasi in chiusura della trattativa, UIL Scuola è riuscita a far modificare gli impegni normativi inseriti nel Protocollo, minacciando di non firmare impegno alcuno. Si è dovuto ricorrere a toni importanti e a linguaggio franco, ma alla fine sono state accolte tutte le nostre richieste”

È un buon protocollo quello che è stato firmato da tutta la UIL (dal Segretario generale della UIL del Trentino, dalla UIL FPL enti locali, dalla UIL FPL Sanità e dalla UIL Scuola RUA) e da tutta la CISL del Trentino (dal segretario generale ai responsabili delle categorie del pubblico). Un’ultima riflessione sulla richiesta già annunciata nel precedente comunicato.
Il fatto di essere riusciti ad inserire l’organizzazione del lavoro quale materia di concertazione, per noi della UIL Scuola si dovrà tradurre: nella trasparenza deli incarichi attribuiti, nella equità sulla ripartizione dei carichi di lavoro assegnati; in orari di servizio equilibrati, con la possibilità di ridurre al massimo la frammentazione ed il numero di ore buche. Il ripristino della Scuola della collegialità e della autonomia professionale. Non è poco.

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