News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA

UIL SCUOLA * INCONTRO IN APRAN: DI FIORE E TERRAGNOLO « SI APRE LA STRADA PER IL RINNOVO CONTRATTUALE DEL PERSONALE DOCENTE, LE NOSTRE PROPOSTE INIZIANO A PASSARE »

Scritto da
19.45 - mercoledì 26 ottobre 2022

Nuovo incontro oggi in APRaN per il rinnovo contrattuale del personale Docente. Per UIL Scuola erano presenti Pietro Di Fiore e Giovanna Terragnolo della Segreteria regionale. Si concretizza la risposta ai rilievi posti dalla Corte dei conti, nel solco delle proposte avanzate dalla UIL – UIL Scuola. Assegnare fin da subito una quota di aumento compatibile con quanto stanno trattando a livello nazionale, quindi impegnare tutte le risorse eccedenti per una successiva contrattazione che, eventualmente, rimoduli l’attribuzione delle risorse.
In allegato comunicato stampa sull’incontro di oggi.

*
Pietro Di Fiore

#vogliamoilcontratto. Rinnovo contrattuale personale Docente (2019-2021) UIL Scuola: si apre la strada al rinnovo contrattuale
Le nostre proposte iniziano a passare. Nuovo incontro oggi in APRaN per il rinnovo contrattuale del personale Docente. Per UIL Scuola erano presenti Pietro Di Fiore e Giovanna Terragnolo della Segreteria regionale. Si concretizza la risposta ai rilievi posti dalla Corte dei conti, nel solco delle proposte avanzate dalla UIL – UIL Scuola. Avevamo scritto: “è necessario onorare gli impegni già sottoscritti e quelli in via di definizione, ponendo in subordine la possibilità di rimodulare l’attribuzione delle risorse in coerenza con eventuali pronunce della Corte costituzionale, che accolgano le segnalazioni effettuate dalla Corte dei Conti”. E in effetti, oggi, su questa base si è trattato.

Il Presidente di APRaN, avvocato Baracetti, ha aperto i lavori proponendo un rinnovo contrattuale al 3,8% di aumento sul tabellare, in attesa della soluzione della querelle istituzionale (Corte Costituzionale – Corte dei conti – Provincia Autonoma), ponendo una norma di rinvio ad un ulteriore segmento contrattuale al fine di rimodulare le risorse eccedenti stanziate per i rinnovi provinciali.
Di Fiore è intervenuto prontamente ricordando come, a livello nazionale, vi siano contratti già firmati al 4,2%. Proprio per questo la UIL Scuola, pur ritenendo una strada corretta quella di destinare immediatamente una prima tranche di risorse, ha chiesto che si arrivi al 4,2.
La replica del Presidente, e con lui il dottor Ceccato, ha dato disponibilità a spingersi sino al 4,1: quanto posto nel protocollo d’impegni e quanto deliberato dalla Giunta. Non di più!

A questo punto Di Fiore, accogliendo la proposta del 4,1%, ha rilanciato destinando le quote di risorse eccedenti (lo 0,9 per arrivare al 5%?) venga però destinato interamente alla quota provinciale colonna B (le 40 ore): una quota ferma del 2008. Per UIL Scuola è importante fissare fin da subito due punti fermi: anche ai docenti spetta il 5% complessivo, se l’adeguamento nazionale si dovesse fermare al 4 o poco più … il resto deve andare sulla quota provinciale destinata a tutti i docenti.
La delegazione APRaN ha tranquillizzato le parti sindacali: le risorse sono vincolate e non c’è nessun pericolo. Nessun pericolo che vadano messe da qualche altra parte.

In verità, ha ricordato Giovanna Terragnolo, se le risorse non vengono vincolate da accordo sindacale, potrebbero sempre essere stornate ad altre partite, attraverso una variazione del bilancio provinciale. Per questa ragione, come UIL Scuola si è ribadita la necessità di firmare un accordo che, nel porre al sicuro l’aumento tabellare del 4,1%, indirizzi comunque al nostro contratto le rimanenti risorse stanziate. È solo il caso di ricordare, parlando delle 40 ore provinciali, come la quota b) sia ferma dal lontano 2008. Mentre i carichi differenziati provinciali sono sempre più gravosi.

Di Fiore ricorda che se il tabellare deve essere adeguato al nazionale, allora anche le attività funzionali all’insegnamento lo debbono essere: si ripristini le due voci del massimo 40 e fino a 40, cancellando definitivamente il monte ore di fino a 80.
Il tavolo si è chiuso calendarizzando il prossimo incontro per metà novembre: in quella data si potrà chiudere l’accordo, in seguito si dovrà iniziare a trattare l’ordinamentale. Poiché a seguire ci saranno i diversi controlli contabili degli uffici della Ragioneria, firmando a novembre gli arretrati e gli aumenti dovrebbero arrivare sullo stipendio di febbraio.

*

Pietro Di Fiore

Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.