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SMI TRENTINO * SANITÀ TRENTINO * PAOLI, “CODICI BIANCHI, NELLA SOSPENSIONE DI TONINA DEL PROGETTO NON C’È ALCUN ‘INTOPPO’ MA SOLO ‘TOPPE’ “

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12.34 - sabato 9 novembre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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In relazione alle dichiarazioni a mezzo stampa dell’Assessore alla salute della provincia di Trento, oggi sui quotidiani, SMI precisa quanto segue:

Non c’è alcun “intoppo” ma solo “toppe” nella sospensione del progetto codici bianchi voluta da Tonina, che il sindacato dei medici aveva proposto per primo alla parte pubblica. È non è affatto vero che non ci sono medici sufficienti per aprirlo e montagne di soldi a disposizione. Delle promesse di impegni che si prende l’Assessore ad ogni folata di vento, ne abbiamo piene le tasche e vuoti i portafogli! A bilancio, in Provincia non si sta discutendo di un solo centesimo di investimento sulla medicina generale.

E delle tanto sbandierate zone disagiate dove far affluire ipotetici medici da fuori regione, alla fine l’investimento è di soli 120.000 euro, meno della metà dello stipendio annuale di un dirigente medico di direzione generale. Mentre, da quanto appreso nei vari comitati, i desiderata dell’Assessorato sarebbero quelli di inserire gli ambulatori dei codici bianchi nelle Case di Comunità dove obbligatoriamente andranno gli studenti dei tre anni attuali dei corsi di formazione specifica in medicina generale entro il 2026.

Con la chiusura contemporanea delle sedi di guardia periferiche nelle Comunità disagiate. Come dire: a fronte di una spesa sostenuta per il 2024 di 70.000 euro per un totale di cinque medici in ogni pronto soccorso del Trentino (e al momento si apriva solo Rovereto) a smistare codici inappropriati, si procederà con la chiusura di venti sedi di guardia medica che costano alla Provincia ognuna 300.000 euro all’anno.

In riferimento poi al tanto sbandierato piano strategico di Tonina sull’Unità centrale per le liste d’attesa, di cui solo oggi viene fatta una delibera dichiarando che in molte Regioni non c’è ancora, corre l’obbligo sottolineare che tale scelta non è frutto di una iniziativa personale ma di semplice adempimento di quanto prescritto dalla Legge 107 anche per la provincia autonoma Speciale di Trento.

Infatti il modello annunciato ieri alla stampa, riprende quello di luglio “romano”.Più che guardare alle altre Regioni,Trento dovrebbe essere capofila di iniziative, autonome dagli altri e prese prima di copiare gli altri.Invece questa autocelebrazione, come quella degli ambulatori dei codici bianchi, arriva dopo la visita a Trento del Minsitro Schillaci che, a luglio di quest’anno ha fatto pubblicare la sua Legge specifica sulle liste d’attesa.La legge 107 del 29 luglio 2024 prevede infatti misure concrete per aumentare l’efficienza del servizio sanitario con l’obiettivo di tutelare il diritto alla salute anche dei trentini.

Ai quali finalmente deve essere garantita la prestazione nei tempi previsti.La Legge prevede ingenti risorse economiche per aumentare l’attività intramoenia e dei privati accreditati, ma anche un Organismo che ha titolo ad accedere presso le Aziende sanitarie in caso di inadempienza. La Provincia deve quindi identificare per legge di Stato un Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria denominato RUAS, in adeguamento alla Legge nazionale, che deve individuare gli interventi utili a correggere le problematiche emerse a seguito dei controlli dell’Organismo.

Infine, dato che noi, con gli ambulatori dei codici bianchi, avevamo inteso aiutare innanzitutto i dirigenti medici dei pronto soccorsi, in sotto organico e oberati di lavoro, con un contratto scaduto dal 2002-2004, e con un intero reparto di Ortopedia obbligato a fare le reperibilità notturne laddove non erano mai state fatte prima,SMI intende aderire il 20 novembre p.v. allo sciopero nazionale dei medici.Soprattutto con i medici delle Giudicarie, da dove proviene un Assessore che ogni giorno che passa perde sempre più credibilità agli occhi di tutte le nostre categorie. Aspettiamo le precettazioni ma non ci piegheremo più.

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Dr. Nicola Paoli

Segretario SMI Trentino

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