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SMI – FIMMG – SNAMI / TRENTINO * MEDICINA GENERALE: « OBIETTIVI TRIENNIO 2023-2025, TELEMEDICINA – EXPERTISE IN CURE PALLIATIVE – GOVERNO PATOLOGIE CRONICHE – IMPLEMENTAZIONE PATIENT SUMMERY »

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16.04 - sabato 21 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Obiettivi aziendali triennio 2023-2025 per la medicina generale. Smi, Fimmg e Snami trentine, Sindacati maggiormente rappresentativi della medicina generale, ieri notte hanno definitivamente firmato il verbale ed i progetti obiettivo per il prossimo triennio, legati al Pnrr ,nella sede della Direzione Generale di APSS. Sono cinque i progetti che sosterranno l’attuale lavoro clinico dei medici di medicina generale a ruolo unico, con un investimento di oltre dodici milioni di euro dal 2023 al 2025.

Fuori dai riflettori, per tutto il dicembre 2022 e nelle tre settimane di questo mese, si sono svolti serrati tavoli tecnici di confronto dei nostri esperti con la parte pubblica, in un clima cordiale e collaborativo, mettendo a disposizione competenza e tempo.

Telemedicina, Expertise in cure palliative, governo delle patologie croniche, implementazione del Patient summery: sono questi gli obiettivi da perseguire che APSS e OOSS della medicina generale hanno concordato per tutti coloro, tra i 320 medici di famiglia ed eventualmente anche le guardie mediche, che vorranno impegnarsi ulteriormente per la salute dei nostri cittadini nel prosieguo della loro attività.

Il focus sulla telemedicina ha ricevuto il maggiore finanziamento triennale, con 4.500.000 i euro; e si avvarrà di strumenti di teleconsulto, telecooperazione, telemedicina e piattaforme tecniche innovative aziendali. In riferimento all’informatizzazione del sistema salute, indispensabile per collegare città e periferie, ma anche le reti professionali locali ed i gruppi di medicina integrata, verrà via via implementato ed ampliato il Profilo Sanitario Sintetico (o Patient Summary), digitale.

Questi progetti si integrano con gli altri legati agli obiettivi di politica sanitaria nazionale e provinciale, in riferimento al Piano della cronicità, degli accessi impropri al pronto soccorso e del governo delle liste d’attesa e appropriatezza, potendo cosi attingere anche ai fondi della Mission 6 del Pnrr,riferente al Trentino.. Cosi facendo si opera una svolta decisa della medicina territoriale rilanciando con forza la prevenzione, attuando i piani di coerenza territoriale, di prossimità nei confronti dei fragili e non autosufficienti, di medicina predittiva, di domiciliarità potenziata e riqualificata, di presa in carico del paziente e di continuità nelle cure, come concordato negli ultimi anni con APSS.

Ad esempio, nell’ambito del Progetto obiettivo sulle Cure Palliative, già da alcuni mesi medici di continuità assistenziale, medici di famiglia, di RSA e giovani Colleghi della Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale stanno seguendo corsi di formazione per acquisire competenze altamente specifiche e certificate a livello ministeriale che indicheranno i futuri docenti della materia, nelle reti professionali territoriali, e predisporranno anche ad aspetti innovativi di telemedicina.

Corre l’obbligo riconoscere l’impegno e la concordia sviluppatasi su questi argomenti tra sindacati e parte pubblica, grazie al Direttore Generale di APSS dr. Antonio Ferro ed al Presidente del Comitato aziendale dr. Giuliano Mariotti, che hanno creato uno staff estremamente preparato sui nostri argomenti; solerte nel terminare la fase preparatoria e competente nel discutere le prerogative e le necessità della medicina generale tutta. Salvaguardando la caratteristica pubblica e universalistica della medicina territoriale e mettendo in primo piano le persone più fragili e svantaggiate (vedi Progetto sulle demenze), hanno sostenuto la necessità di sviluppare la nostra professione con strumenti tecnici ed economici in passato minimamente sfruttati, impegnandosi sempre in prima persona, e fino a tarda serata, per raggiungere il risultato di una condivisione di intenti seppur nelle diversità.

Questo ulteriore nostro impegno professionale non potrà però realizzarsi senza la riduzione dei processi burocratici che sottraggono energie all’immane lavoro clinico sul territorio. L’impegno prossimo di APSS a riaprire il tavolo tecnico sulla semplificazione è già stato assicurato. Siamo pronti a sederci a discuterne.

 

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dr. Nicola Paoli

dr. Valerio Di Giannantonio

dr. Roberto Adami

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