(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Non finisce di stupire la dura realtà dell’esistenza di chi si oppone ad atti di solidarietà, quella solidarietà che è ed è stata indispensabile per dare supporto, dignità, assistenza, aiuto concreto e anche affetto a chi si è trovato e si trova in situazione di estremo disagio ed abbandono.
Vogliamo pensare che quelle persone che hanno avviato una raccolta firme per impedire il trasferimento temporaneo del Punto d’Incontro alle scuole Bellesini lo abbiano fatto senza pensare che nessuno in una società civile deve rimanere ai margini, che ogni persona ha il diritto di avere un tetto sotto il quale rifugiarsi e un pasto caldo. C’è chi ha perduto nel corso del tempo legami sociali significativi e si trova in precarie condizioni materiali di esistenza. Poi ci sono persone che diventano “senza dimora” a causa di fragilità psichiatriche come anziani abbandonati, giovani disadattati, depressi, alcolisti. E infine incontriamo immigrati con difficoltà a trovare un’abitazione anche in presenza di un lavoro.
Riconosciamo non solo a parole diritti umani e costituzionali fondamentali; evitiamo di aggravare condizioni di marginalizzazione che aumentano solo la tensione sociale, collaboriamo all’organizzazione di un insieme organico di servizi e di soluzioni, teso a garantire un tetto per tutti, nel rispetto delle diverse esigenze, da chi sogna solo un posto dove passare la notte e conservare le sue poche cose fino alle famiglie che desiderano stare assieme. Tutti dobbiamo sentirci responsabili e quindi, da cittadina di Cristo Re, accolgo favorevolmente l’arrivo del Punto d’incontro nel nostro rione e sono pronta ad accogliere anche chiunque, favorevole o meno, ne volesse parlare con me.
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Renata Attolini
Consigliera Circoscrizione Centro Storico Piedicastello per Europa Verde Trento