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SINISTRA ITALIANA * DDL SICUREZZA: «ANCHE I PENALISTI CHIEDONO AL PARLAMENTO DELLE MODIFICHE, CHE RISPETTINO LA NOSTRA COSTITUZIONE»

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08.56 - venerdì 29 novembre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il DDL Sicurezza, con un’impronta repressiva e securitaria, porta lo Stato di Diritto verso uno Stato di Polizia. È un grave tentativo di ridisegnare con tratti fortemente autoritari l’architettura del Paese, con una logica complessiva dove il combinato tra il DDL Sicurezza e il Premierato, che accentra il potere nelle mani di una sola persona, cancellano di fatto la nostra Costituzione. Non possiamo permettere questo attacco alla democrazia; non possiamo permettere la criminalizzazione del diritto delle cittadine e dei cittadini a manifestare il proprio dissenso.

Ci troviamo davanti ad un governo che prima alimenta la povertà con stipendi che non bastano a vivere, lavoro povero e precario, azzeramento delle politiche sociali e abitative, e poi, ossessionato dalla sicurezza, usa il diritto penale contro ogni forma di dissenso, in una logica di pura propaganda e pericolosa demagogia.

La penalizzazione di condotte che non erano mai state ritenute criminali come lo sciopero e sit-in, di fatto criminalizza il disagio sociale e il dissenso. Le misure repressive introdotte nei confronti dei migranti, i Cpr equiparati alle carceri, il divieto di acquisto delle sim telefoniche per i migranti sono misure eccessivamente punitive e vessatorie. Un uso sproporzionato di norme a tutela univoca dei tutori dell’ordine peggiorerà anche la situazione negli istituti penitenziari. Se pochi giorni fa l’ennesima inchiesta della magistratura sulle torture in carcere ha portato agli arresti domiciliari per undici agenti e alla sospensione dal servizio per altri quattordici, questo probabilmente non avverrà più.

Anche i penalisti italiani, preoccupati da profili di incostituzionalità del decreto, bocciano il disegno di legge sicurezza, e chiedono al Parlamento modifiche che rispettino la nostra Costituzione e il diritto penale, modifiche che AVS ha già proposto con numerosi emendamenti.

Per questo, ieri, a Trento, anche i rappresentanti di Alleanza Verdi e Sinistra hanno manifestato il dissenso assieme a molte altre realtà cittadine.

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Renata Attolini, Segretaria Provinciale di Sinistra Italiana.

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