Oggi sindacati in piazza per l’allarme sulla sanità trentina. Credo abbiano fatto bene perché la situazione è davvero al limite.
Per descriverla allego un messaggio che ho ricevuto oggi da chi lavora nel settore:
Sanità al tracollo:
– dimissioni volontarie di infermieri, Oss e medici che si danno alla libera professione. Dirigenza Apss e Assessorato muti e inermi.
– guardie mediche: problema urgente di organico che impone di vicariare sedi e non gli permettono di dare un servizio serio. Un esempio: hanno il sospetto del covid non possono fare un tampone. Devono prescrivere un farmaco non possono fare una dematerializzata quindi una persona deve fare 50 km per una prescrizione.
– infermieri del territorio non garantiscono ancora uniformemente un servizio h12 7 giorni su 7 ma proclamiamo l’infermiere di famiglia.
– tamponi non saranno eseguibili dal primo agosto in regime di libera professione quindi a chi ne ha bisogno a casa non sarà garantito… nemmeno ai turisti se non trovano una farmacia che dia il servizio…
– vaccinazioni covid a domicilio per pazienti non deambulanti chi li eseguirà visto che siamo l unica regione a non aver rinnovato il contratto agli USCA?
– L’assessora può dire quanti M.M.G. laureati alla scuola di Trento sono rimasti? Io non ho il coraggio di dirlo…
Non credo di aver la forza per continuare.
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Ugo Rossi – Azione