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“RISVEGLIO TIROLESE“ * AUTONOMIA: GIACONI E MONTI, « MIRIAMO A DIVENTARE UN GRANDE MOVIMENTO IDENTITARIO, SUL MODELLO DI UNA NUOVA “ASAR“ »

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16.04 - sabato 25 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Da più parti Risveglio Tirolese viene sollecitato a schierarsi, a destra o a sinistra, se non addirittura in un neo-costituendo polo di centro. Si dice che se non ti schieri non conti. A costoro Risveglio Tirolese replica illustrando la propria ragion d’essere, che è ben diversa, mirando esso a diventare un grande movimento identitario e di raccolta di tutti i Trentini/Tirolesi meridionali, sul modello di una nuova, o rinnovata, ASAR.

Infatti, Risveglio Tirolese intende offrire ai Trentini/Tirolesi meridionali un progetto totalmente innovativo, cioè fuori dagli schemi nazionali, per dare al Trentino/Tirolo meridionale una rappresentanza territoriale che ponga al centro la salvaguardia e la valorizzazione dell’Identità, dell’Autonomia e di un modello di sviluppo socio-economico di tipo alpino. Rappresentanza che sul proprio territorio di riferimento dovrà essere sufficientemente larga, sul modello della Volkspartei, cosa che renderà l’atteggiamento blockfrei serio e credibile, non opportunistico e risibile.

In assenza di un movimento di tal genere, così com’è oggi, Identità ed Autonomia saranno entrambe irrimediabilmente perdute. Ciò appare sempre più evidente, in quest’epoca di forte transizione, in cui alle reiterate spinte alla soppressione della Regione, si aggiungono progetti di Macroregione del nord-est e di estensione dell’Autonomia differenziata anche alle Autonomie speciali. Il nostro cammino sarà probabilmente lungo e faticoso, ma il suo inizio non era più procrastinabile: per decenni, chi doveva incamminarsi prima di noi, in primis i partiti autonomisti, si è ben guardato dal farlo, scegliendo sempre la scorciatoia, cioè accasandosi, di volta in volta, con lo schieramento nazionale ritenuto più forte al fine di introitare un mini-premio elettorale, peraltro via via sempre meno consistente.

I risultati di tale modo di procedere o, meglio, di arrancare del movimento autonomista, sono sotto gli occhi di tutti: l’Identità tirolese di questo territorio è pressoché ridotta allo zero e, come diretta conseguenza, appaiono oggi debolissime le ragioni dell’attuale Autonomia speciale, finanche garantita sul piano internazionale, che inevitabilmente viene da più parti percepita come ingiusto privilegio. Non è un caso che all’Alto Adige/Südtirol, che ha sempre sagacemente utilizzato l’Autonomia per rafforzare l’Identità, creando così tra le due un circolo virtuoso, tutto ciò non succeda. In tale contesto appare particolarmente grave e fuori luogo l’atteggiamento tenuto negli ultimi decenni dai partiti autonomisti, totalmente rinunciatari rispetto al tema della Regione ed alle posizioni negazioniste dell’Identità ed appartenenza comune, oltre che di un destino comune a tutte le popolazioni del Tirolo storico a sud del Brennero, al di là delle lingue parlate.

Si pensi anche alla difficile tenuta del nostro tessuto socio-economico, che per decenni ha inseguito modelli “padani”, incentrati sulla quantità, in un contesto ambientale alpino che dovrebbe invece prediligere la qualità e le nicchie di mercato: la crisi attuale è proprio lì a dimostrare quanto sia necessario innovare, cambiando radicalmente paradigma. A peggiorare la situazione sono ora intervenuti anche lo smantellamento del sistema creditizio territoriale e la crisi della cooperazione, pilastri fondamentali dell’economia ed imprescindibili tratti identitari di questa terra. Relativamente a tutto ciò, purtroppo, la politica non ha mosso un dito. Risveglio Tirolese è nato come spia d’emergenza, campana a martello, per evidenziare il piano inclinato lungo il quale società, cultura, istituzioni, economia del Trentino/Tirolo meridionale stanno sempre più scivolando, fino all’assimilazione e marginalizzazione rispetto ad un contesto padano. Se il suo agire sarà compreso, quindi otterrà sufficiente seguito da parte della popolazione e le sue tesi saranno fatte proprie da una nuova, illuminata classe dirigente che si metterà al servizio di questa terra, Risveglio Tirolese riuscirà a frenare la caduta e, alla lunga, a consentire di risalire la china.

 

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Per Risveglio Tirolese

Gianfranco Giaconi – Presidente

Paolo Monti – Portavoce

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