C’è più di un motivo di soddisfazione nel salutare oggi l’Ordine regionale dei giornalisti. Uno all’apparenza simbolico, ma che diventa nella realtà di piena sostanza, ed è legato alla sede da voi scelta per questa giornata di lavoro: la Regione, la casa dell’Autonomia, che proprio in questi mesi celebra i 50 anni del Secondo Statuto che ha fatto diventare “specialissimi” i nostri territori. E proprio il vostro Ordine ha motivato la scelta di questa sede: il Palazzo della Regione (così come la possibilità per i relatori e per il pubblico di seguire i lavori in italiano o in tedesco con traduzione simultanea) sono intese per rafforzare il legame tra le giornaliste e i giornalisti trentini e quelli altoatesini/sudtirolesi in questa occasione attraverso l’Ordine.
Ma per una serie di motivi, in un periodo in cui la crisi morde forte, siamo anche a salutare una sorta di primavera dell’ informazione dei giornali quotidiani con due novità in edicola a colmare, in parte, la dolorosa chiusura di un giornale come il Trentino che aveva alle spalle 75 anni di pubblicazioni. Qualche editore ha cambiato idea, altri si sono affacciati su questo difficile mercato. Ne guadagniamo tutti, in qualità dell’informazione. Oggi partecipo da iscritto di lunga data, esponente di una famiglia dove il giornalismo e’ presente da sempre. Saluto dunque la presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige/Südtirol, Elisabeth Mair e a voi tutti un rinnovato augurio di buon lavoro.