Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Risposta ad interrogazione n. 566.
Con riguardo alla interrogazione in oggetto, con la presente, si precisa quanto segue. L’ipotesi formulata da Trentino Sviluppo S.p.A. nel 2019 per un possibile tracciato dell’impianto a fune Trento-monte Bondone, prevedeva la stazione di partenza a valle in corrispondenza dell’attuale parcheggio di Sanseverino, mentre la stazione intermedia di Sardagna veniva localizzata nei pressi di via Ai Dinèri, sul confine settentrionale dell’ex cava Italcementi.
In fase di predisposizione della documentazione tecnica da parte del gruppo di lavoro PAT- Comune di Trento-Trentino Sviluppo appositamente istituito per la predisposizione dello studio di fattibilità delle alternative progettuali, approvato con delibera n.1550 del 30/08/2022 e consegnato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’accesso alle risorse destinate al Trasporto Rapido di Massa ad Impianti Fissi (di cui la PAT è risultata beneficiaria di € 37.448.232,02 per il primo lotto Trento-Sardagna ai sensi dei decreti ministeriali 409 del 23/12/2022 e 43 del 27/02/2024), la stazione di valle di partenza del nuovo impianto è stata individuata nel futuro hub intermodale in via di realizzazione nell’area “ex SIT” con un collegamento trasversale al fiume Adige verso la stazione intermedia nell’area “ex Italcementi” in destra Adige, mentre la stazione intermedia di Sardagna è stata localizzata nella parte sud dell’abitato, nei pressi di via alla Césa Vècia.
Tale posizionamento, sebbene non in quota con il nucleo principale di Sardagna, permette un comodo collegamento grazie alla rete viaria esistente. L’elemento dirimente alla base della nuova scelta di tracciato è dato anche dal fatto che la scelta consente di evitare il sorvolo delle abitazioni. In fase di analisi delle alternative è stato comunque valutato di spostare la stazione più a monte, mantenendosi sulla stessa linea; tuttavia, sebbene ciò consentirebbe di portarsi in quota rispetto al centro abitato, l’alternativa è stata scartata in quanto si scontra con due criticità principali:
la presenza di una zona di deposito antropico, dovuta a riporti realizzati nel corso dei decenni durante l’attività della sottostante cava in seguito adibita a discarica e oggi dismessa che rende la zona non idonea dal punto di vista geotecnico (area classificata P4 dalla Carta di Sintesi della Pericolosità), se non a seguito di importanti interventi di ripristino;
la presenza di un’estesa zona di frana che allo stato attuale e in mancanza di interventi di consolidamento e stabilizzazione, rende l’area ad oggi incompatibile dal punto di vista della sicurezza.
Con deliberazione n. 287 del 28/02/2025, la Giunta provinciale ha adottato la decisione in merito alla costituzione di un nuovo gruppo di lavoro per la progettazione e l’esecuzione della funivia Trento-Bondone, che sarà costituito secondo lo schema di convenzione che prevede che l’Amministrazione provinciale conserverà la regia del gruppo dedito alla progettazione ed all’esecuzione dell’intervento, il quale sarà costituito da:
Trentino Trasporti spa, in qualità di società in house cui è demandato, per competenza in materia di trasporto pubblico, il compito di provvedere alla realizzazione ed alla successiva gestione del nuovo impianto, in sostituzione dell’esistente che sarà poi dismesso.
Trentino Sviluppo spa, che supporterà la società di cui sopra, anch’essa in qualità di società in-house, per la parte progettuale e di direzione dei lavori, grazie alla competenza acquisita in tema di impiantistica;
Sulla base di tale presupposto, si precisa che il gruppo di lavoro ha il mandato di sviluppare la soluzione progettuale nei termini di seguito indicati, che ripercorrono nella sostanza l’impostazione sopra descritta:
è prevista e finanziata (per un importo complessivo stimato di 80 milioni di euro), la realizzazione di n.2 tratte della funivia, la seconda della quale consentirà il collegamento Sardagna-Vaneze-Viote.
Con la conoscenza delle problematiche riguardanti l’interferenza con i cavi dell’alta tensione, le strutture tecniche si sono già mosse nella direzione di ottenere da parte di Terna la disponibilità ed una stima preventiva dei costi per l’innalzamento degli stessi, al fine di accrescere il grado di sicurezza.
L’inidoneità dell’area denominata ex cava Italcementi ai fini della collocazione della stazione intermedia di Sardagna è stata maturata nel corso degli approfondimenti prodromici alla fase progettuale definitiva, mediante confronto con il competente Servizio geologico della PAT e per tale motivo la realizzazione dell’opera viene tenuta disgiunta dal futuro intervento di bonifica dell’area.
Le ipotesi fin qui considerate saranno in ogni caso puntualmente definite in sede di progettazione di fattibilità tecnico-economica del nuovo impianto di trasporto rapido di massa a fune.
Cordiali saluti.
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Maurizio Fugatti
Presidente della Provincia autonoma di Trento
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Interrogazione.
Funivia Trento-Sardagna: il Comune contro la Circoscrizione. Trentino Sviluppo aveva elaborato una proposta, condivisa dalla comunità di Sardagna, che prevedeva l’arrivo della funivia sul lato Nord Ovest dell’ex cava Italcementi.
Questo progetto presentava diversi aspetti positivi, tra cui sfruttare un’area già compromessa, senza comportare ulteriore consumo di suolo e contestualmente offrire l’occasione per sistemare finalmente la cava ex Italcementi realizzando anche i parcheggi di cui Sardagna ha da tempo bisogno.
Il Comune di Trento ha rigettato la proposta ritenendo la zona non idonea dal punto di vista idrogeologico, se non a seguito di importanti interventi di ripristino, e incompatibile per la presenza di un’estesa zona di frana.
La previsione alternativa del Comune di Trento, ovviamente contro la sua circoscrizione, è di costruire la stazione di arrivo in via alla Casa Vecia, ovvero su una delle poche aree agricole pregiate rimaste, dove sarà necessario espropriare importanti terreni agricoli regolarmente coltivati. Mentre la soluzione di Trentino Sviluppo permetteva di costruire sia stazione di arrivo che parcheggi su un’area non agricola, la proposta del Comune di Trento prevede esproprio e altro consumo di suolo.
È inoltre da considerare che l’impatto ambientale dovuto alla necessità di implementare piloni di sostegno sia verso valle che verso monte andrebbe ad aggiungersi alle preesistenti problematiche territoriali di Sardagna, di cui nemmeno con così importanti investimenti pubblici si intravede la risoluzione. In particolare nel tratto verso valle si evidenzia che un pilone e i cavi andranno a passare nei pressi della storica chiesetta del Cimitero, risalente all’anno 1200.
Nella remota ipotesi che anche il tratto verso Vaneze venisse realizzato, nonostante
l’assenza di finanziamento, le cabine passerebbero sotto i cavi dell’alta tensione. In questo caso, oltre all’impatto ambientale, bisogna considerare la pericolosità e ricordare che nel recente passato, a causa di forti venti o fenomeni atmosferici intensi, si è verificato il distacco di uno dei cavi con conseguente principio di incendio e rischio di morte per gli agricoltori impegnati nella coltivazione dei campi sottostanti.
La circoscrizione di Sardagna ha richiesto perciò al Comune di Trento di riconsiderare lo spostamento della stazione di arrivo completa di rimessaggio delle cabine del tratto Trento-Sardagna in corrispondenza del sito dell’ex cava Italcementi, per tutti i motivi sopra richiamati
Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere
1. se Trentino Sviluppo ha cambiato idea rispetto al progetto originario e per quale motivo;
2. quali perizie, da parte di chi e con quali esiti hanno determinato l’inidoneità dell’area ipotizzata da Trentino Sviluppo;
3. se intende sostenere la circoscrizione di Sardagna nella sua richiesta al Comune di Trento di realizzare la stazione d’arrivo presso l’ex cava Italcementi in seguito alla sua bonifica.
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Filippo Degasperi
Consiglio provincia Pat (Onda)