Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///
Il Presidente di Campobase, Paolo Piccoli è intervenuto alla manifestazione organizzata da il Dolomiti per l’Europa e l’Ucraina, sottolineando che Campobase ha aderito immediatamente con grande convinzione, perché nel suo statuto i valori dell’Europa, che sono quelli della libertà e dei diritti, sono fondativi.
Ha sottolineato che ci sono due questioni: la prima è la brutale aggressione all’Ucraina, che resiste anche per noi europei. La seconda è che questa aggressione è un’aggressione ai valori dell’Europa e potrebbe trasformarsi anche in aggressione territoriale.
Ricordando i versi di John Donne, ha affermato che “la campana sta suonando per noi” e che l’Europa, se non vuole essere una pura espressione geografica, con la celebre frase che Metternich usò per l’Italia, deve trovare una unità di politica estera, di politica finanziaria e di difesa comune, quest’ultima non in contrasto con la Costituzione, che ripudia la guerra come mezzo di offesa e di risoluzione delle questioni internazionali. Ha concluso il suo intervento, ricordando John Kennedy che davanti al muro di Berlino disse: “io sono un berlinese“, invitando la piazza a esclamare tutti assieme: “io sono un ucraino”.