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PAROLARI (PD – TRENTINO) * PROTOCOLLO D’INTESA: «MODALITÀ SEGNALAZIONE AUTORITÀ GIUDIZIARIA ORDINARIA E MINORILE, ENNESIMA AZIONE DI PREVARICAZIONE DA ASSESSORA GEROSA»

Scritto da
17.28 - venerdì 13 dicembre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Protocollo d’intesa. Linee guida sulle modalità di segnalazione/denuncia all’Autorità Giudiziaria Ordinaria e Minorile: ennesima azione di prevaricazione da parte dell’Assessora Gerosa. La recente sottoscrizione delle nuove linee guida sulle modalità di segnalazione/denuncia all’Autorità Giudiziaria Ordinaria e Minorile fra Assessorato all’Istruzione e Procure rappresenta l’ennesima azione prevaricatrice dell’Assessora Gerosa che gestisce l’Istruzione come se, da illuminata pedagogista, si fosse trovata di tutto punto a coordinare un gruppo di incapaci e di incompetenti.

Dalle dritte sui compiti a casa alle indicazioni su come gestire il tempo libero dei minori, dagli interventi sull’uso della tecnologia all’appoggio alle azioni “educative” dei cani antidroga e, da ultimo, il protocollo sulle modalità di denuncia all’autorità giudiziaria e minorile. Il tutto, sempre, senza audire, coinvolgere e dare vita ad alcun confronto con chi di educazione se ne intende e nella scuola ci vive, senza comprendere che non si possono affrontare le questioni delicate dell’educazione avendo di mira solamente la ricerca del consenso.

Non è strizzando l’occhio prima agli uni e poi agli altri che si governa la scuola e soprattutto non si risponde in modo semplificato, unilaterale e securitario a questioni complesse, quali quelle che riguardano le fragilità di giovani e famiglie. Nella scuola gli arnesi che si devono usare sono in primo luogo quelli dell’educazione, non la segnalazione all’autorità giudiziaria (anche se purtroppo a volte occorre arrivare anche a questa), ma prima di occuparsi della correttezza formale della denuncia occorrerebbe chiedersi cosa può fare il mondo scolastico per evitare che un giovane o un familiare incorrano nella denuncia perchè l’educazione è innanzitutto prevenzione, non punizione.

Ci associamo, quindi, alla richiesta degli ordini degli psicologi, degli avvocati e della camera penale di sospendere l’applicazione del protocollo sottoscritto e invitiamo caldamente l’Assessora Gerosa a procedere in modo maggiormente collegiale, investendo in questa materia sulle leve dell’educazione, non su quelle della repressione.

 

*
Francesca Parolari
Consiglieri Partito Democratico del Trentino

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