News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA

PAB * DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE 2024: «I RESIDENTI STRANIERI IN ALTO ADIGE SI ATTESTANO A 55.490 UNITÀ, PARI AL 10,3% DELLA POPOLAZIONE COMPLESSIVA»

Scritto da
12.08 - martedì 29 ottobre 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

///

Presentato il Dossier statistico immigrazione 2024. I residenti stranieri in Alto Adige si attestano a 55.490 unità pari al 10,3 per cento della popolazione complessiva. Dati e cifre sull’immigrazione disponibili nel Dossier statistico 2024.

Giovani, donne e prevalentemente europee: queste caratteristiche descrivono le persone con cittadinanza straniera che vivono in Alto Adige nel 2023. Secondo le stime dell’Istat, in provincia di Bolzano vivono 55.490 stranieri, pari al 10,3 per cento della popolazione totale: 51,1 per cento donne, 49,9 per cento uomini, di cui circa il 66 per cento ha meno di 45 anni (il 18,9 per cento ha meno di 18 anni). Molti di loro, ossia il 61,7 per cento, sono cittadini europei (50,4 per cento provenienti da Paesi Ue, 48,3 per cento dall’Europa centrale e orientale, 1,3 per cento da altri Paesi europei).

I dati sono tratti dal Dossier statistico immigrazione 2024 Idos. Lo hanno presentato oggi (29 ottobre) i due autori della sezione altoatesina, Matthias Oberbacher e Fernando Biague, insieme alla direttrice del Dipartimento, Michela Morandini, e alla responsabile del Servizio di coordinamento per l’integrazione, Daniela Zambaldi.

“L’annuario ci fornisce dati importanti ed è alla base delle misure per l’integrazione”, ha sottolineato la direttrice di Dipartimento Morandini. Fernando Biague ha fornito una panoramica dei dati nazionali. Ha mostrato che gli immigrati rappresentano circa il 9 per cento della popolazione totale italiana. Provengono principalmente da Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina. Con il 10,3 per cento, l’Alto Adige è al di sopra della media nazionale in termini di percentuale di stranieri sulla popolazione totale, ha spiegato Matthias Oberbacher.

Le regioni ben posizionate dal punto di vista economico (come Lombardia, Emilia Romagna o Toscana) sono tra le zone più attrattive. La maggior parte degli stranieri che vivono in Alto Adige proviene da Albania, Germania e Pakistan. “L’Alto Adige è un’eccezione in termini di Paesi di provenienza. I cittadini tedeschi sono poco presenti nel resto d’Italia, ma qui è diverso, anche grazie alla nostra posizione geografica e alle condizioni linguistiche e climatiche”, ha sottolineato Oberbacher.

Oltre ai Paesi di origine e alle cause dei fenomeni migratori, il Dossier contiene anche dati sulla partecipazione dei cittadini stranieri alla scuola, al lavoro e all’economia. Mostra che circa il 12,5 per cento di tutti i bambini in età scolare (a tutti i livelli di istruzione) proviene dall’estero. Negli istituti scolastici di lingua italiana, la percentuale di stranieri varia dal 16,6 al 28 per cento, negli istituti scolastici di lingua tedesca dal 5,9 all’11,2 per cento e negli asili e scuole ladine dal 4 al 7,3 per cento.

La percentuale di lavoratori stranieri nel mercato del lavoro altoatesino nel 2023 è del 9,2 per cento (a livello nazionale è il 10,1 per cento), di cui il 43,5 per cento sono donne. Con il 70,9 per cento, il tasso di occupazione degli stranieri in Alto Adige è più alto rispetto al livello regionale (65,8 per cento) e nazionale (61,6 per cento). Anche il numero di aziende gestite da cittadini stranieri è aumentato rispetto all’anno precedente. Da 5017, si è passati a 5305 aziende nel 2023, con un aumento del 5,7 per cento.
Ulteriori cifre e dati sull’immigrazione in Italia e in Alto Adige sono reperibili nel Dossier statistico immigrazione 2024, disponibile al Servizio di coordinamento per l’integrazione o sul sito dell’Idos (www.dossierimmigrazione.it).

Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.