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ORIENTE OCCIDENTE * “MEDITERRANEI“: « QUASI 40 EVENTI IN OTTO GIORNI DI FESTIVAL, TRA SPETTACOLI E CONFERENZE PER 211 ARTISTI »

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15.03 - mercoledì 5 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Quasi 40 eventi in otto giorni di Festival tra spettacoli e conferenze per 211 artisti e artiste coinvolte da 16 diverse nazioni. Oriente Occidente affronta il secondo capitolo di “Mediterranei” chiamando all’azione: il tempo di muoversi è adesso, le arti performative lo affermano con forza. È stato presentato stamattina al Teatro Zandonai di Rovereto il programma del 43° Oriente Occidente Dance Festival. Sul palco oltre alla Direttrice generale Anna Consolati, a Lanfranco Cis, direttore artistico e al Presidente di Oriente Occidente Paolo Baldessari, anche il sindaco Francesco Valduga: «Il Festival Oriente Occidente ci porta ancora una volta a riflettere su come il bacino del Mediterraneo sia luogo di incontro, di scambio, – commenta il sindaco – e mette Rovereto e il Trentino tutto a essere il centro dello sviluppo di un pensiero che trova nell’arte, nella danza, un linguaggio comune.

È grazie al lavoro, all’energia delle persone che hanno creduto e credono in questa capacità di mettere in connessione realtà distanti, se la nostra città sta diventando sempre più città dei Festival, dove avviene una contaminazione positiva, affrontando in modi diversi ma efficaci i temi della contemporaneità guardando al futuro. Il ringraziamento va a tutti coloro che si adoperano affinché questo sia possibile, con l’auspicio che avrà un successo direttamente proporzionale al grandissimo impegno che vi mettono».

A portare i saluti dell’Assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento Mirko Bisesti, Franco Marzatico, Dirigente generale di unità di missione strategica Umst soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento: «Il performativo fa superare l’antica disputa su quale sia la migliore delle arti – afferma Marzatico, segnalando l’attenzione che da sempre la programmazione di Oriente Occidente presta alle urgenze della società contemporanea».

Il secondo capitolo di Mediterranei porta il titolo “It’s time, it’s time, it’s time”, che riprende il discorso della giovanissima attivista ugandese Vanessa Nakate all’apertura della conferenza Youth4Climate a Milano nel settembre 2021.
Dal 2022 Oriente Occidente propone una lettura plurale dello spazio del Mediterraneo: Mediterranei rappresenta infatti un luogo frammentato, disordinato, di incontri e scontri. In questo spazio, costantemente trasformato da equilibri geostrategici tra est e ovest del mondo, sembra ormai impossibile ignorare la linea del tempo, tra ciò che è stato – dallo sfruttamento estremo delle risorse disponibili al colonialismo fino alla privazione dei diritti delle donne – e le conseguenze su ciò che sarà o potrebbe essere. Ma anche, e forse soprattutto, ciò che è e ciò che si può fare adesso.

L’aumento delle temperature; le migrazioni come conseguenza del cambiamento del clima, delle guerre, della povertà e dell’assenza di sicurezza e libertà, non più garantiti da numerosi Paesi; il mondo sembra ribellarsi agli esseri umani attraverso terremoti, alluvioni, siccità. Questi temi sono ormai al centro del dibattito pubblico, esperti e scienziati prendono posizioni, i gruppi di attivisti aumentano e fanno rumore. I protagonisti della protesta sono adolescenti o poco più, con leader femminili, appartenenti a comunità minoritarie, afro-discendenti, con disabilità o neuro-divergenze, preoccupati e preoccupate per il loro futuro. Anche artisti e artiste si uniscono allarmati e producono creazioni attente e di denuncia verso le emergenze climatiche e sociali del nostro tempo: arriveranno da 16 paesi dei tre continenti che si affacciano sul Mar Mediterraneo per questa 43esima edizione, con cui Oriente Occidente offre l’invito di proseguire il viaggio in questo spazio allargato e plurale, con uno sguardo che sappia cogliere etica ed estetica, poetica e politica.

 

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Foto di Giulia Lenzi

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