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OPI TRENTINO * ASSEMBLEA ORDINARIA: PEDROTTI, « INFERMIERI COLONNA PORTANTE DELLA SANITÀ, È NECESSARIO CAMBIARE PASSO »

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12.43 - venerdì 31 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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ASSEMBLEA ANNUALE DELL’ORDINE DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE DELLA PROVINCIA DI TRENTO.
Il presidente Pedrotti indica le priorità su cui lavorare in futuro. Si è svolta nella giornata di ieri, 30 marzo 2023 presso il Centro Studi Erickson di Trento, l’assemblea annuale degli iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento.

Le parole del presidente Pedrotti: “Infermieri colonna portante della sanità, è necessario cambiare passo: investire sulla professione infermieristica significa investire sulla salute dei cittadini”.. Il momento di incontro si è aperto con la relazione del presidente dell’OPI trentino, Daniel Pedrotti, il quale ha affermato “Le fragilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale e Provinciale sono sotto gli occhi di tutti e rafforzano la necessità urgente di investire nella professione infermieristica e più in generale nelle professioni sanitarie e in modelli organizzativi innovativi per continuare a garantire la tutela del diritto alla salute dei cittadini e affrontare le sfide del futuro”.

Le cure che gli infermieri realizzano nei vari contesti sanitari e sociosanitari mettono al centro la persona e la famiglia e sono arte e scienza che richiedono intelligenza, abilità, competenze sempre più specialistiche e una formazione di alta qualità. Un sapere che permette di agire cure infermieristiche che determinano, come dimostrato dalla letteratura scientifica, migliori esiti di salute (riduzione della mortalità, delle complicanze quali cadute, infezioni, disabilità,.., miglioramento del processo di guarigione e della qualità di vita), che va tutelato, rispettato e su cui investire con forza e convinzione. Anche per l’Organizzazione Mondiale della Sanità i professionisti sanitari sono la spina dorsale della sanità su cui investire per contribuire al mantenimento dello stato di salute, al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e alla crescita economica del Paese e quindi della nostra Provincia Autonoma di Trento.

“Come professione infermieristica esprimiamo forte preoccupazione perché il bene inestimabile delle cure infermieristiche è oggi a forte rischio per quantità e qualità: gli infermieri sono in numero insufficiente e questo non sempre permette loro di garantire quanto atteso. Inoltre, gli infermieri, seppur siano in possesso delle giuste competenze, non sempre trovano la giusta collocazione per la loro massima espressione, oltre al fatto che sono poco rappresentati ai vari livelli, anche strategico, per fornire una direzione necessaria”, ha dichiarato il presidente Daniel Pedrotti.

Pedrotti ha inoltre evidenziato che l’Ordine in qualità di Ente sussidiario dello Stato, per realizzare le innovazioni necessarie al sistema salute provinciale, sostiene l’irrinunciabilità di una rappresentanza comune con tutti gli Ordini delle professioni sanitarie e sociali, riconosciuta a livello istituzionale, e che a tale livello, possa co-determinare le scelte programmatiche utili alla qualità dell’assistenza.

A seguire, l’analisi del Rendiconto generale 2022 (la relazione delle attività, la presentazione del consuntivo, la relazione dei revisori dei conti e le successive discussioni e votazioni), la presentazione del Bilancio sociale, del progetto che prevede di incontrare nei prossimi mesi su tutto il territorio della Provincia i colleghi infermieri e le colleghe infermiere per raccogliere proposte e condividere azioni per la professione e delle linee programmatiche per il 2023.

“La professione infermieristica deve fare un balzo in avanti, riappropriarsi della sua specificità e della sua specializzazione all’interno di modelli organizzativi innovativi e ad alta interprofessionalità – ha affermato il presidente Pedrotti, che ha poi aggiunto: – Far ben comprendere ed emergere, uscendo dall’appiattimento legato a modelli vecchi e gerarchie obsolete, il suo carattere di professione intellettuale e la sua capacità di far crescere esponenzialmente la qualità dell’assistenza. Per farlo si devono superare numerosi ostacoli che la professione ha incontrato sulla sua strada, riducendo l’attrattività del sistema sanitario per la professione stessa, quali modelli organizzativi ormai inadeguati, la presenza di attività improprie, le scarse opportunità di carriera in particolare nella clinica e nella formazione. L’infermieristica ha oggi la necessità di differenziarsi e specializzarsi, riconoscendo livelli diversi di competenze e abilitazioni che siano remunerati diversamente”.
In quest’ottica il Presidente Daniel Pedrotti ha portato all’attenzione dell’Assemblea un documento elaborato dal Consiglio Direttivo, congiuntamente alle Commissioni di Albo, che contempla 4 aree di intervento prioritarie per la professione infermieristica in Provincia di Trento e che orienteranno in modo importante le interlocuzioni, già in essere, con la Politica. Per ciascuna delle seguenti aree sono previsti interventi specifici:
1. Condizioni organizzative e organici infermieristici adeguati;
2. Investimento nella formazione;
3. Attrattività del sistema sanitario per la professione infermieristica;
4. Innovazione dei modelli organizzativi.
Il documento – in allegato – è stato condiviso nell’Assemblea Ordinaria degli Iscritti ed ha trovato convergenza sulle priorità.

Nulla di semplice e scontato. Ma la nostra è una responsabilità per la professione e per la salute dei cittadini e riteniamo irrinunciabile co-determinare le scelte programmatiche orientate ad un Sistema salute attrattivo per le professioni sanitarie e utili alla qualità dell’assistenza.

Dati e numeri degli infermieri in Italia e in Trentino
Il nostro Paese conta al momento un totale di 454.648 infermieri, 4.473 dei quali iscritti all’Ordine trentino (numero che comprende anche 46 infermieri pediatrici), nel periodo considerato che va dal 1° gennaio 2022 al successivo 31 dicembre 2022. Complessivamente, nella nostra Provincia si sono registrate lo scorso anno 175 nuove iscrizioni all’OPI. L’84% degli iscritti sono donne (3.758), mentre gli uomini si attestano al 16% (cioè 715). La fascia d’età maggiormente rappresentata è quella che va dai 46 ai 50 anni, precisamente 753 (il 16.83%), 717 in quella 51-55 (cioè il 16,02%) ed infine 576 sono quelli compresi tra i 56 e i 60 anni (ovvero l’12,87%), anche se si registra una notevole “popolazione” nella fascia 26-30 anni, con un totale di 568 infermieri (il 12,69% del totale). Gli infermieri dipendenti dell’APSS rappresentano la maggior parte degli iscritti all’Ordine (stima 3.102, ovvero il 69,3%), seguiti dai dipendenti APSP-RSA che sono stimati in 854 (quindi il 19,1%). Da evidenziare un aumento degli infermieri liberi professionisti (195, 4,4%). Il 94,18% degli infermieri (4.213) sono di nazionalità italiana, mentre dal resto d’Europa si contano 191 infermieri (4,27%), con 69 di provenienza invece extracomunitaria. Qualche confronto poi tra il nostro territorio e il panorama nazionale ed europeo: in Trentino si contano 7,7 infermieri ogni mille abitanti, dato decisamente più alto rispetto al resto d’Italia (6,6 / 1.000), ma ancora inferiore alla media europea, che registra 8,6 infermieri ogni mille abitanti (Rapporto Health at a glance – dati OCSE, 2022).

 

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