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OLIVI (PD) – INTERROGAZIONE * SCUOLE: « LA GIUNTA PAT COME INTENDE SOSTENERE GLI INVESTIMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DIDATTICA?

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18.53 - mercoledì 15 giugno 2022

Senza investimenti e programmazione la scuola trentina perde la sua specialità. Una scuola innovativa e abilitante è un fattore di competitività del territorio. Ad essa però dobbiamo garantire risorse certe per investire nella qualità dell’offerta formativa.

Di tutto questo non sembra esserne pienamente consapevole e convinta la Giunta provinciale che centellina burocraticamente i finanziamenti e non garantisce agli istituti scolastici gli strumenti per una programmazione di medio-lungo periodo.

I dati parlano chiaro. I trasferimenti di parte corrente per l’anno scolastico in corso 2021/2022 al sistema delle istituzioni formative provinciali sono stati ridotti rispetto all’esercizio precedente e la situazione è andata aggravandosi ulteriormente a causa dell’aumento dei costi energetici. Già nel mese di febbraio questi ultimi avevano subito un rincaro del 50% che è andato via via aumentando fino al 100% mettendo a rischio la sostenibilità dei bilanci delle scuole.

A fronte di questa emergenza e sollecitata da alcuni Dirigenti scolastici la Giunta è intervenuta in un primo momento assegnando uno stanziamento straordinario complessivo di soli 800 mila euro, che però ha lasciato completamente scoperta la maggiore spesa determinata dai rincari dell’energia. In modo altrettanto burocratico l’Esecutivo è nuovamente intervenuto limitandosi ad autorizzare l’utilizzo dell’avanzo disponibile delle scuole per fronteggiare gli extra costi energetici privando così le stesse delle risorse altrimenti destinate agli investimenti nell’innovazione dell’offerta formativa, nell’aggiornamento tecnologico ed in generale nelle attività progettualizzate per il miglioramento della didattica.

Ma il problema va oltre l’attuale contingenza e investe il tema della programmazione futura, serve un cambio di rotta. D
Dal 2019 non vengono infatti più erogati alle scuole i trasferimenti ordinari in conto capitale costringendole ad operare nella costante precarietà ed incertezza e la spesa di investimento è stata finanziata con assegnazioni straordinarie o con l’avanzo disponibile utilizzabile che, in quanto tale, si può impiegare solo dopo l’assestamento ossia in evidente disallineamento temporale tra il momento delle necessità didattiche e quello della capacità di spesa che non consente di sopperire neppure alle minime esigenze di conservazione – implementazione dei beni esistenti.

Per queste ragioni oggi ho depositato un’interrogazione chiedendo alla Giunta di integrare le assegnazioni ordinarie di parte corrente per sopperire alla riduzione di inizio anno e al rincaro delle spese energetiche in modo che le scuole possano utilizzare gli avanzi disponibili per le spese di investimento e soprattutto per chiedere di ripristinare i trasferimenti ordinari in conto capitale così da permettere alle scuole di attuare una vera programmazione dell’attività quale garanzia per la qualità dell’offerta formativa.

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Alessandro Olivi
Consigliere provinciale

 

 

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Interrogazione n.

Maggiori costi e minori trasferimenti: come intende la Giunta provinciale sostenere gli investimenti delle scuole per il miglioramento della qualità didattica?

I dati parlano chiaro. I fondi per l’anno scolastico in corso 2021/2022 al sistema delle istituzioni formative provinciali risultavano ridotti rispetto all’esercizio precedente. Una diminuzione complessiva di circa il 5% dei finanziamenti sulla spesa corrente.
Dopo la faticosa esperienza della pandemia sarebbe stato invece necessario sostenere maggiormente la fase della ripresa a regime dell’attività delle scuole. A ciò si aggiunga che già dai primi mesi dell’anno erano evidenti gli impatti che l’impennata dei costi energetici avrebbe determinato sulla sostenibilità dei bilanci delle scuole tenuto conto che già a febbraio il rincaro superava il 50% e che lo stesso è andato aumentando nei mesi successivi raggiungendo il 100%.

A fronte del concreto rischio di interruzione delle forniture la Giunta provinciale, sollecitata anche da alcuni Dirigenti scolastici, è dovuta intervenire assegnando uno stanziamento straordinario di soli 800 mila euro, che di fatto ha poco più che compensato la riduzione strutturale di inizio anno.
E’ rimasta però completamente scoperta la maggiore spesa determinata dai suddetti rincari dell’energia e la problematica si è riversata soprattutto a carico degli istituti superiori che non beneficiano dell’intervento dei Comuni.
Nuovamente sollecitata da alcune scuole, sempre più in difficoltà a far quadrare i bilanci, la Giunta si è limitata ad autorizzare l’utilizzo dell’avanzo disponibile per fronteggiare gli extra costi energetici. Una soluzione quest’ultima tecnicamente fattibile ma che di fatto priva le scuole di quelle risorse preziose ed utili per investire nell’innovazione dell’offerta formativa, nell’aggiornamento tecnologico ed in generale nelle attività progettualizzate per il miglioramento della didattica.

Ma il problema oltre alle gravi contingenze è più vasto e complesso ed impone un cambio di rotta.
Dal 2019 non vengono infatti più erogati alle scuole i trasferimenti ordinari in conto capitale sottraendo così alle stesse la possibilità di fare programmazione e costringendole ad operare nella costante precarietà ed incertezza.

Inoltre, sempre dal 2019, la spesa di investimento è stata finanziata con assegnazioni straordinarie o con l’avanzo disponibile utilizzabile che, in quanto tale, si può impiegare solo dopo l’assestamento ossia in evidente disallineamento temporale tra il momento delle necessità didattiche e quello della capacità di spesa che non consente di sopperire neppure alle minime esigenze di conservazione – implementazione dei beni esistenti.
Una scuola autonoma che sia davvero ponte con il mondo del lavoro e fattore di attrattività del territorio necessita di un assetto finanziario certo e capace di valorizzare gli investimenti nella qualità dell’offerta formativa.

 

Tutto ciò premesso, interrogo la Giunta e l’Assessore competente per sapere

1. se alla luce della situazione contingente venutasi a creare con l’impennata dei costi energetici la Giunta non ritiene di integrare le assegnazioni ordinarie di parte corrente per sopperire alla riduzione di inizio anno e al rincaro delle spese energetiche in modo che le scuole possano utilizzare gli avanzi disponibili per le spese di investimento;

2. se non ritiene utile ripristinare i trasferimenti ordinari in conto capitale così da permettere alle scuole di attuare una programmazione dell’attività didattica e di poter investire nell’innovazione e nella qualità dell’offerta formativa.

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.

cons. Alessandro Olivi

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