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OLIVI (PD) * CONCESSIONI IDROELETTRICHE: « DOPO L’ENNESIMA BOCCIATURA LA GIUNTA PAT RIPARTA DALLA NOSTRA PROPOSTA, CON MODIFICA ART 13 DELLO STATUTO »

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16.20 - venerdì 3 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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“Sull’idroelettrico la Giunta, dopo l’ennesima bocciatura, riparta dalla nostra proposta di una modifica dell’articolo 13 dello Statuto”. Salvo il non volerla considerare una “merce di scambio” la nostra Autonomia esce nuovamente danneggiata nella sua credibilità dopo l’impugnativa del Governo della legge sulle concessioni idroelettriche.

E’ la terza impugnativa su tre nella stessa materia. Un esito scontato come lo erano i due precedenti ma con l’aggravante questa volta di aver creduto nel sostegno del Governo amico. Erano bastate le parole del ministro Urso a confermare che non vi era alcuno spazio per evitare l’inevitabile.

Durante la discussione in Consiglio provinciale avevo chiesto al vicepresidente Tonina di sospendere questa inutile prova muscolare e di aprire invece un confronto anche con le opposizioni per agire insieme attraverso la modifica dell’articolo 13 dello Statuto quale unica via costituzionalmente garantita per superare i rigidi vincoli della concorrenza.

Invece con un misto di sciatteria istituzionale e propaganda politica si è preferito ancora una volta svilire la funzione dell’Autonomia. Nulla di fatto dunque sulle grandi derivazioni ma non solo. Non va infatti dimenticato che la Provincia di Trento è l’unica in Italia ad aver approvato una legge che fissa un termine per le gare anche delle piccole concessioni idroelettriche quando invece recentemente una legge del Friuli Venezia Giulia ha legittimamente rinnovato queste ultime concessioni sino all’approvazione di una legge quadro dello Stato di recepimento delle direttive europee.

Nei giorni scorsi ho depositato una proposta per ripristinare anche in Trentino quantomeno questo regime transitorio. Ora per alleviare la figuraccia ci viene spacciata come risultato politico l’apertura di un tavolo tecnico con lo Stato.

Peccato che questa sia la proposta contenuta nel disegno di legge a mia prima firma che abbiamo presentato con altri colleghi nei mesi scorsi con il quale si propone proprio di intraprendere il percorso dell’Intesa, ex articolo 104 dello Statuto speciale, per una modifica concordata dell’articolo 13 dello Statuto che sancisce la competenza delle due Province in materia di demanio idrico.

Il fatto che a proporlo sia stata l’opposizione, ovviamente, costituisce il motivo per non aver intrapreso sino ad ora questa strada. E adesso presidente Fugatti e vicepresidente Tonina? Ci vogliamo confrontare o ritenete che la partita strategica dell’idroelettrico sia solo materia da campagna elettorale?

 

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Alessandro Olivi

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