(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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PROVINCIA ED AZIENDA SANITARIA DEVONO IMPLEMENTARE LE RISORSE ECONOMICHE PER GARANTIRE E RICONOSCERE L’AGGIORNAMENTO ECM E LA FORMAZIONE POST-BASE AI NOSTRI PROFESSIONISTI SANITARI.
Il sindacato Nursing up nel corso di recenti incontri e relative proposte formali ha portato all’attenzione di azienda sanitaria e assessorato alla salute la problematica della formazione ecm dei nostri professionisti sanitari, con particolare riferimento a quella “esterna”.
E ‘del tutto evidente che professionisti formati ed aggiornati garantiscano una miglior qualità assistenziale nei confronti dell’utenza, cosa ormai acclarata da molti studi sulle evidenze, ma i risvolti legati alla formazione sono molteplici, come ad esempio quelli assicurativi, che impongono ai nostri colleghi di raggiungere il 70% dei crediti previsti nel triennio 2023/25, pena il rischio di mancata copertura assicurativa per colpa grave.
Per non parlare poi della discussione in atto preso gli ordini professionali, dove si paventano “sanzioni” per i professionisti che non raggiungono i crediti previsti, fino ad arrivare alla sospensione dell’esercizio professionale. In sostanza, lo stato si ricorda delle previsioni sanzionatorie, ma si dimentica di riconoscerci adeguatamente dal punto di vista giuridico-economico e di garantirci un adeguato recupero psico-fisico!
Inoltre, le spese di iscrizione ai corsi esterni ecm all’Azienda sanitaria sono aumentati, così come le spese di vitto ed alloggio per gli spostamenti e gli attuali rimborsi concessi dall’Apss ormai del tutto insufficienti.
Abbiano chiesto:
– Implemento del fondo aziendale dedicato ai rimborsi dei corsi ecm di formazione esterna e post-base
– Riconoscimento dell’orario di servizio e rimborso anche per gli ecm Fad asincroni
– Maggior celerità nell’erogazione dei rimborsi ai professionisti, che vengono effettuati con ritardo e dopo alcuni mesi
– Maggior elasticità nei riconoscimenti dei rimborsi per alcune specificità assistenziali e sanitarie, per le quali i corsi sono “rari” e quindi più professionisti sanitari della stessa area o servizio ne devono poter beneficiare, altrimenti perdono questa opportunità
– Attivazione di un tavolo con l’Apss per la revisione dell’attuale regolamento aziendale che definisce la partecipazione agli eventi formativi esterni, è ormai sorpassato e da aggiornare
– Implemento della formazione relativa alla problematica delle aggressioni, abbiamo chiesto ed ottenuto un tavolo di discussione con l’azienda sanitaria, che affronti a 360 gradi tutte le problematiche connesse
Implementare la formazione ecm e post-base del personale, con spese a carico dell’azienda, che beneficia quasi in totale esclusività dei miglioramenti della qualità assistenziale visti i vincoli esistenti per l’attività libero professionale extramoenia e l’impossibilità di quella intramoenia, deve costituire una leva strategica fondamentale per la nostra sanità e diventare un vero meccanismo di attrattività e trattenimento del personale. Questa metodica è stata utilizzata all’estero in passato nei cosiddetti “ospedali calamita”, chiederemo infine la possibilità di riconoscere all’interno dell’orario di lavoro ed in maniera strutturata l’attività di aggiornamento ecm.
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Cesare Hoffer
Nursing up Trento