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NURSING UP TRENTO E BOLZANO * STIPENDI INFERMIERI – REPLICA A PACCHER: « DALLA POLITICA DI MAGGIORANZA CI ASPETTIAMO ASSUNZIONI DI RESPONSABILITÀ, NON STRUMENTALIZZAZIONI »

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19.01 - sabato 22 ottobre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Replica a dichiarazioni di Paccher su stipendi infermieri. Dalla politica di maggioranza ci aspettiamo assunzioni di responsabilità e non polemiche strumentalizzazioni. Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una polemica a mezzo stampa sugli stipendi del personale infermieristico di Trento e Bolzano, a nostro avviso per lo più strumentale, che si è letta in qualche post sui social e che in alcuni casi ci è pervenuta sotto forma di domande e richieste di delucidazioni attraverso i messaggi. Non a caso, questo comunicato congiunto dei due coordinatori delle due province autonome, serve per fare chiarezza, visto che da una specifica parte politica si sono volute creare strumentali contrapposizioni. Ci riferiamo nel merito ad alcuni articoli usciti sulla stampa trentina e a un articolo uscito di recente sul quotidiano Alto Adige. Nessuna contraddizione tra questi articoli.

Come spesso accade, la verità sta nel mezzo. Infatti, il fenomeno della fuga di infermieri dagli ospedali del Trentino esiste quanto quella dagli ospedali altoatesini. Oltre a questo argomento c’è poi quello degli stipendi. “Nella sanità pubblica altoatesina un infermiere prende di più del collega della sanità Trentina”. È vero, ma vanno fatte anche le debite distinzioni, innanzitutto nel pubblico impiego dell’Alto Adige tutti, compresi gli infermieri, lavorano 38 ore settimanali anziché 36. Questi ultimi inoltre, in molti casi hanno anche il plus orario che sono ore aggiuntive programmate di lavoro con un compenso molto più elevato rispetto alle ore istituzionali ed è presente l’indennità di bilinguismo.
Detto questo, è del tutto naturale che un professionista sia più attratto a svolgere la sua professione dove è pagato meglio. Una percentuale di infermieri trentini che ha deciso di venire a lavorare in Alto Adige è sempre esistita.

Ma il vero problema resta quello di adeguare lo stipendio percepito a Trento e Bolzano a quello delle medie europee, visato il carovita imperante nelle nostre due provincie. Oggi gli infermieri ed i professionisti italiani sono al 25° posto come media annuale di retribuzione tra i Paesi OCSE, e le nostre province si collocano da sempre in un’ottica di confronto ed interscambio mitteleuropea.

Tra i tanti problemi che denunciamo da tempo sia a Trento, dove le dimissioni volontarie sono ultimamente raddoppiate, che a Bolzano c’è l’abbandono precoce della professione. Non ci sono solo i pensionamenti o i licenziamenti di coloro rimasti sospesi da parecchi mesi perché non vaccinati. Esiste purtroppo il fenomeno della disaffezione verso la professione stessa, causato dalle particolari condizioni di lavoro alle quali si è costretti a lavorare. Un fenomeno questo che ovviamente la dirigenza delle Aziende Sanitarie e la politica, in Alto Adige quanto in Trentino, tendono a smentire. E questo ci addolora non poco, perché riconoscere l’esistenza di un problema è anche il primo passo per porvi rimedio.

Molti professionisti infermieri a Bolzano e Trento (circa 100) hanno scelto di andare a lavorare all’estero e le dimissioni nelle aziende pubbliche provinciali sono aumentate rispetto al passato, una fuga costante verso il settore privato o nella libera professione.
Concludiamo dicendo che sono totalmente fuori luogo le parole pronunciate a mezzo stampa dal consigliere regionale delle Lega Paccher! Compito della politica dovrebbe essere quello di dare risposte concrete ai professionisti sanitari ed ai cittadini, in una sanità pubblica che arretra costantemente e non di certo dare colpe ai predecessori politici che hanno governato 4 anni fa, minimizzando nel contempo le gravi problematiche che affliggono le nostre sanità.

 

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Massimo Ribetto- Consigliere Regionale Trentino Alto Adige Nursing up

Cesare Hoffer- Coordinatore Nursing up Trentino

 

 

 

PACCHER (LEGA) * SANITÀ: «NESSUN ESODO DA TRENTO VERSO BOLZANO, I SINDACATI INFERMIERISTICI ALTOATESINI SMENTISCONO I DATI »

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