(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Secondo una consolidata prassi il Lago di Cei e la pulizia dei suoi fondali e delle sue pertinenze sono da anni oggetto di discussione locale, posto che il sito in oggetto è stato identificato come biotopo e SIC ma, nel contempo, ospita bagnanti e turisti in una convivenza non sempre agevole a causa della proliferazione di piante lacustri di vario tipo. Si tratta infatti di agire sul versante del contenimento tecnico di tali piante acquatiche – ed in special modo delle ninfee – con interventi localizzati e puntuali, fino ad ora svolti da una squadra di sommozzatori, per evitare pesanti impatti sulla “salute” del bacino e per consentire un utilizzo ragionato a fini turistici.
Il Consigliere del P.D. Alessio Manica, nel registrare i mutamenti in atto nella storica prassi di pulizia, ha depositato una interrogazione avente per oggetto la decisione del Comune di Villalagarina – e autorizzata dalla Provincia – di utilizzare una draga meccanica per la pulizia del lago, strumento questo che strappa e smuove anche il fondale più basso con effetti discutibili per l’ecosistema del lago stesso, in un periodo in cui l’afflusso turistico è alto e il lago viene utilizzato anche per la balneazione.
A fronte di ciò, il Consigliere Manica nell’interrogazione ha chiesto di conoscere le motivazioni scientifiche che hanno portato ad una scelta molto impattante, anziché al più puntuale e meno invasivo sistema precedente, per la pulizia dello specchio lacustre; i motivi per i quali l’intervento è stato affidato all’esterno dal Comune, anziché direttamente dalla Provincia come è sempre avvenuto in passato e se non è opportuno che simili interventi vengano direttamente eseguiti dall’Amministrazione provinciale, piuttosto che dagli enti locali, in una logica di omogeneità e razionalità.
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Alessio Manica
Consigliere Provinciale e Regionale- Gruppo del Partito Democratico del Trentino